Tarantini interrogato a Napoli per l’inchiesta Global Service

Pubblicato il 17 Novembre 2009 - 19:22 OLTRE 6 MESI FA

Gianpaolo Tarantini

L’imprenditore Giampaolo Tarantini, attualmente agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta barese sugli appalti nella Sanità, si è recato nel tardo pomeriggio di martedì 17 novembre negli uffici della procura di Napoli. Tarantini è stato accompagnato da agenti della polizia penitenziaria: l’imprenditore, a quanto si è appreso, viene interrogato in qualità di testimone nell’ambito dell’inchiesta-stralcio Global Service.

Si tratta dell’indagine – condotta dai pm della Dda Vincenzo D’Onofrio, Raffaello Falcone e Pierpaolo Filippelli e coordinata dal procuratore aggiunto Rosario Cantelmo – su presunte irregolarità negli appalti per interventi nel settore della sicurezza (strutture per le forze di polizia e sistemi di videosorveglianza) a Napoli e in provincia.

La convocazione di Tarantini in qualità di persona informata dei fatti è stata disposta in seguito ad alcune connessioni emerse tra l’inchiesta condotta dalla magistratura di Napoli e il nuovo filone dell’indagine (scaturita dalla vicenda Global Service) svolta dai pm di Napoli. L’interesse dei magistrati della Dda partenopea è incentrato soprattutto su appalti per la realizzazione delle opere inserite nel cosiddetto “piano sicurezza” varato negli anni scorsi. A quanto si è appreso, vi sarebbero analogie con alcune vicende venute alle luce nel corso dell’inchiesta barese, in relazione all’interesse dell’imprenditore Enrico Intini, amico di Tarantini, per appalti da assegnare a Napoli a aziende del gruppo Finmeccanica.

L’indagine rappresenta uno stralcio dell’inchiesta Global Service che portò al coinvolgimento, tra gli altri, dell’imprenditore Alfredo Romeo e di quattro ex assessori comunali. Ma gli sviluppi sarebbero collegati non alla vicenda Romeo bensì al cosiddetto secondo filone dell’inchiesta, quello sulle attività ritenute illecite dell’ provveditore alle opere pubbliche della Campania e del Molise Mario Mautone. Quest’ultimo è stato già interrogato, nel quadro dei nuovi sviluppi dell’indagine, il 28 ottobre scorso.