Taranto, medico negazionista in piazza. I colleghi: “E’ grave”

Un medico negazionista è sceso in piazza a Taranto, dura la replica dei colleghi: “E’ grave”

Medico negazionista in piazza a Taranto.

 Giovedì sera a Taranto, nel corso della manifestazione dei commercianti contro il Dpcm, un medico:

“ha proferito dal palco gravissime accuse nei confronti degli operatori sanitari impegnati in questa dura battaglia contro la pandemia.

E sollecitato nell’uditorio comportamenti contrari alla tutela della salute individuale e collettiva”.

Lo afferma il presidente dell’Ordine provinciale dei medici, Cosimo Nume, il quale annuncia che:

“qualunque sia la collocazione professionale del sedicente ‘medico’, il gravissimo episodio sarà perseguito con gli atti dovuti e nelle sedi opportune”.

Il professionista si è presentato come “medico legale che ha eseguito le autopsie per il Covid”.

“Io – ha osservato il medico – sono 25 anni che lavoro sui microrganismi. Alla Camera ho detto che noi le stiamo uccidendo le persone.

Noi questo virus l’abbiamo visto, lo abbiamo sequenziato.

Questo virus non ha ucciso nessuno, è una grande invenzione, abbiamo ucciso noi le persone nelle terapie intensive, le mani che dovevano curarle li hanno uccisi”.

“E su quei morti che loro hanno sulla coscienza – ha aggiunto – hanno costruito tutto questo.

Se noi avessimo più dignità la dovremmo buttare nel cesso questa mascherina”.

La presa di posizione del coordinatore nazionale dei Verdi Angelo Bonelli

 “Che la manifestazione di ieri a Taranto abbia dato spazio e voce al ‘medico’ negazionista che dal palco ha affermato che i morti di Covid non esistono e che le mascherine non servono è il sintomo grave di una perdita totale di razionalità.

Di irresponsabilità, incoscienza e assenza di rispetto per le 38mila vittime e il dolore dei loro famigliari”.

Lo afferma il coordinatore nazionale dei Verdi Angelo Bonelli, aggiungendo che “Taranto che si è battuta negli anni in difesa della vita ha scritto una brutta pagina della sua storia.

Chiedere sostegni economici per le attività economiche penalizzate è legittimo e doveroso, lanciare messaggi pericolosi e irresponsabili è inaccettabile”. (fonte ANSA).

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