TORINO – Due-trecento attivisti del movimento No Tav,nella notte tra il 31agosto e il 1 settembre hanno percorso i sentieri della val Clarea a Chiomonte (Torino), intorno all’area del cantiere della linea ad alta velocità Torino-Lione. L’iniziativa, organizzata dall’ala universitaria del movimento, è partita da Giaglione (Torino); un altro gruppo ha deciso di intraprendere il cammino dal campeggio allestito nei pressi della centrale elettrica di Chiomonte.
Alcune decine di manifestanti del movimento No Tav, molti dei quali muniti di maschere antigas – secondo la Questura – una volta arrivati al cantiere hanno lanciato pietre e altri oggetti, nella zona dell’area archeologica della Maddalena. Alcuni manifestanti – si è saputo dalla Questura – hanno anche tagliato le reti di recinzione in più punti e hanno abbattuto parte della recinzione in cemento armato creando un varco.
Sono stati poi respinti dalle forze dell’ordine con il lancio di lacrimogeni e getti di acqua degli idranti e si sono allontanati fuggendo nella boscaglia. Il varco aperto è stato immediatamente chiuso e la recinzione completamente ripristinata.