No Tav, in Val Susa incendiati macchinari. Auto con molotv e cesoie: 2 arresti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 31 Agosto 2013 - 01:19 OLTRE 6 MESI FA
No Tav, in Val Susa incendiati macchinari. Fermata auto con molotv e cesoie

Il cantiere della Val Susa (Foto Lapresse)

TORINO – E’ stata una notte di tensione in Val Susa quella tra il 30 e il 31 agosto. Due compressori ed una macchina della ditta Gemont utilizzata per trivellare nella costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione sono andati a fuoco in un capannone di Bussoleno della ditta Geomont. Carabinieri e Vigili del fuoco sono intervenuti per accertarsi se si tratta o meno di incendio doloso.

Quasi contemporaneamente più di un centinaio di persone con il volto coperto si sono radunate intorno alle reti di recinzione del cantiere di Chiomonte, dove appunto si scava per realizzare il tunnel ferroviario.

Nello stesso momento nel vicino paese di Giaglione le forze dell’ordine hanno fermato un’auto con due persone a bordo dentro alla quale è stato trovato un vero e proprio arsenale da guerriglia: cinque molotov, sei maschere antigas, sei tubi in plastica, normalmente utilizzati dagli antagonisti come mortai, sei pneumatici, che nelle operazioni di guerriglia vengono utilizzati per fare barricate, cinque fionde, quattro cesoie per tagliare le reti di protezione, 31 chiodi a quattro punte e 18 tute scure.

L’auto era guidata da due persone che sono state arrestate. Si chiamano Davide Forgione, 21 anni di Torino, e Paolo Rossi, 26 anni, originario del bergamasco ma residente a Torino. Forgione è un esponente del centro sociale Askatasuna, Rossi un simpatizzante. I due, entrambi studenti universitari, sono stati tratti in arresto per detenzione di materiale esplodente.