Telecom, pm: "Luciani e Ruggiero a processo per sim false"

Pubblicato il 11 Giugno 2012 - 21:11 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Finiscono davanti al giudice l'ex numero uno di Tim Brasil, Luca Luciani, l'ex ad di Telecom, Riccardo Ruggiero, e l'ex direttore operativo di Tim, Massimo Castelli, per il caso di quelle presunte schede sim false – circa 6 milioni in totale – che sarebbero state "mantenute in vita" con piccole ricariche appositamente per far figurare più clienti di quelli reali e di conseguenza aumentare la quota di mercato del gruppo delle telecomunicazioni.

Toccherà al giudice dell'udienza preliminare, infatti, valutare la richiesta di rinvio a giudizio formulata oggi a carico dei tre ex manager da parte del procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo, che aveva chiuso le indagini il 20 aprile scorso contestando, a vario titolo, i reati di truffa aggravata, ostacolo all'autorità di vigilanza Agcom e false comunicazioni sociali. Il magistrato ha chiesto il processo anche per Telecom Italia spa, che risponde però solo del presunto illecito amministrativo in base alla legge 231 del 2001 sulla responsabilita' amministrativa degli enti.

Tra il 2005 e il 2008, secondo le indagini condotte dal nucleo di polizia tributaria della Gdf milanese, gli imputati avrebbero messo in piedi un ''programma'' che prevedeva la ricarica con 1 solo centesimo delle cosiddette sim 'dormienti' (ossia quelle che non vengono ricaricate dai clienti da oltre 13 mesi), che dovevano invece essere disattivate. 'Pratica' che sarebbe stata utilizzata per circa 5,3 milioni di schede, facendole cosi' risultare attive, anche se non lo erano, e aumentando in questo modo la quota di mercato dell'azienda, che nel 2008, ad esempio, ebbe un incremento, secondo l'accusa, di quasi 2 punti percentuali.

Le schede sim ''che scadevano'', ha raccontato un manager sentito a verbale come teste, ''venivano tenute in vita mediante il prolungamento 'artificiale dell'esistenza della scheda', che avveniva mediante l'inserimento in ciascuna carta telefonica di un apparente credito di un centesimo''. Alle ''riunioni'' per decidere questa ''politica'', ha aggiunto il funzionario ascoltato nel febbraio 2011, ''partecipava sia l'ad Ruggiero, nonche' il mio superiore gerarchico, Luca Luciani, ed i responsabili delle altre funzioni''.