Telepass, da luglio il prezzo aumenta del 45%: +57 centesimi al mese per pacchetto base

Chi non accetterà gli aumenti avrà facoltà di recedere dal contratto entro il 30 giugno 2022. Con 6 mesi di tempo per restituire a Telepass il relativo dispositivo.

di Alessandro Avico
Pubblicato il 6 Aprile 2022 - 10:55 OLTRE 6 MESI FA
Telepass, da luglio il prezzo aumenta del 55%: +57 centesimi al mese per pacchetto base

Telepass, da luglio il prezzo aumenta del 45%: +57 centesimi al mese per pacchetto base FOTO ANSA

Rincari in vista dal primo luglio per gli abbonamenti Telepass: il prezzo infatti aumenta del 45%, vale a dire +57 centesimi al mese per pacchetto base. L’azienda infatti ha comunicato via mail ai propri clienti una modifica unilaterale del contratto, “dettata dall’esigenza di aumentare – per la prima volta dal lancio del Telepass Family avvenuto nel 1997 – i canoni del Telepass Family e dell’Opzione Twin (se attiva)”.

Telepass e l’aumento del prezzo

L’incremento (su base mensile di 0,57 euro, Iva inclusa, per il Family, e di 0,28 euro, Iva inclusa, per il Twin comprensivo dell’Opzione Premium/ Assistenza Stradale Italia), viene spiegato nella comunicazione, “nasce in ragione del progressivo mutamento del contesto tecnologico, di mercato e organizzativo in cui opera Telepass”. Chi non accetterà gli aumenti avrà facoltà di recedere dal contratto entro il 30 giugno 2022. Con 6 mesi di tempo per restituire a Telepass il relativo dispositivo.

I nuovi standard tecnologici e l’assistenza digitale

L’azienda ricorda che “il canone di locazione del Telepass Family corrisponde ancora all’importo di 6.000 lire più Iva a trimestre del 1997”, pur avendo Telepass, dalla nascita, adottato “funzionalità più evolute ed ampliato la gamma dei beni e servizi di mobilità acquistabili”. Il “progressivo mutamento del contesto tecnologico, di mercato e organizzativo” ha inoltre richiesto “appositi costi. E investimenti per la gestione e lo sviluppo dei servizi di telepedaggio. Al fine di continuare a garantire i previsti livelli di servizio. Quindi mettere a disposizione dei clienti funzionalità allineate ai migliori standard”. Ci sono, infine, gli investimenti per garantire, anche tramite partnership, “una nuova rete di punti fisici di assistenza ai clienti”. Negli anni le concessionarie autostradali hanno chiuso Punti Blu e Centri servizi sulle reti. E i costi sostenuti “per assicurare la funzionalità e l’adeguatezza dei canali digitali di assistenza via web e app a disposizione dei clienti”.