“Tempio di Segesta affittato per cene private a 5mila euro”: protesta M5s

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Agosto 2013 - 09:40 OLTRE 6 MESI FA
Il tempio di Segesta

Il tempio di Segesta

TRAPANI – Nello storico tempio di Segesta del V avanti Cristo che sorge nell’area archeologica di Calatafimi in provincia di Trapani, è possibile mangiare prelibatezze cucinate da chef molto famosi. Il pasto è accompagnato dal lume di candela o neon arcobaleno e da violoncellisti e suonatori d’arpa.

Nel luogo visitato più volte da Wolfgang Goethe, è oggi possibile organizzare cene esclusive. Ad occuparsene è l’agenzia israeliana Shavit, specializzata in questo tipo di intrattenimenti. Si tratta di eventi organizzati su commissione: al momento ,di cene così prestigiose, ce ne sono state solo due.

La notizia viene pubblicata sul Fatto Quotidiano in un articolo a Giuseppe Pipitone. Sul piano politico, la deputata regionale del Movimento 5 stelle Valentina Zafarana, ha presentato un’interrogazione sullo strano utilizzo al quale viene destinato il monumento negli ultimi mesi.

“Alla prima cena hanno preso parte soltanto sei persone, statunitensi arrivati vicino al tempio a bordo di elicottero. I sei statunitensi – tra loro si dice fosse presente anche uno stretto collaboratore di Barack Obama – avrebbero optato per una cena a lume di candela……..Più numerosi e decisamente meno eleganti i partecipanti alla seconda cena: 40 persone che hanno invece optato per un’atmosfera molto più kitsch, luci variopinte, dal fucsia al rosso, dal verde al giallo e la richiesta – per fortuna respinta – di poter sparare nel tempio i fuochi d’artificio”.

“‘Così per una sera, il Tempio di Segesta ha indossato i panni di Arlecchino per soddisfare le esigenze cromatiche dei suoi affittuari’ dice Valentina Zafarana, deputata regionale del Movimento Cinque Stelle che ha presentato un’interrogazione sullo strano utilizzo al quale viene destinato il monumento negli ultimi mesi. ‘Il sindaco di Calatafimi Segesta, sollecitato in merito – spiega sempre la deputata – ha affermato di aver saputo per caso dell’accaduto ed ha laconicamente dichiarato che sebbene manchino i soldi per salvare la stagione estiva del Teatro, gli ambienti del Tempio vengano affittati per cene'”.

“Secondo il direttore del Parco di Segesta, Sergio Aguglia, l’affitto del Tempio alla società israeliana è del tutto lecito, perché rispetta l’articolo 106 dei Codice dei Beni Culturali. ‘La concessione in uso – recita la norma – è subordinata all’autorizzazione del ministero, rilasciata a condizione che il conferimento garantisca la conservazione e la fruizione pubblica del bene e sia assicurata la compatibilità della destinazione d’uso con il carattere storico-artistico del bene medesimo, con l’autorizzazione possono essere dettate prescrizioni per la migliore conservazione del bene’.

Non è però d’accordo con quanto dichiarato dal direttore del Parco di Segesta la deputata del Movimento 5 Stelle. In discussione è anche il fatto che il tempio greco, viene affittato a soli 5 mila euro a sera:

“‘L’affitto per una cena esclusiva – scrive nell’interrogazione all’assessore regionale al Turismo Michela Stancheris – ad un gruppo di turisti facoltosi non è e non può essere in alcun modo considerato un uso compatibile con la destinazione d’uso e con il carattere storico-artistico del bene in questione’. Ma quanto costa affittare il Tempio di Segesta per una sera? In realtà molto meno di quanto ci si aspetterebbe. Bastano 5mila euro è il tempio greco è a disposizione totale dell’affittuario di turno. Una cifra davvero minima, ma che è garantita da una circolare dei Beni Culturali, che fissa proprio quella cifra, come quota massima per l’affitto di un bene architettonico. Un episodio del genere – continua Zafarana – offende gravemente il decoro e l’importanza di un sito archeologico di grande importanza, riducendolo a spettatore inerte, mortificato dagli eccentrici capricci di ricchi senza alcun rispetto per l’Arte e la Storia”.