Temporale a Milano, decine di interventi dei Vigili del Fuoco. Siccità, Lombardia chiede intanto lo stato emergenza

A Milano piove, decine di interventi dei Vigili del Fuoco. Ma non basta: la Lombardia chiede stato emergenza siccit

di redazione Blitz
Pubblicato il 24 Giugno 2022 - 19:17 OLTRE 6 MESI FA

A Milano piove e i Vigili del Fuoco sono costretti a compiere decine di interventi. In quasi ogni zona della città, sferzata da violenti temporali e forte raffiche di vento intorno alle 16, ci sono state molte chiamate. Numerosi gli alberi abbattuti dal vento. Non si registrano feriti. Le temperature si sono abbassate sensibilmente. In serata potrebbero esserci ora nuove piogge e anche grandinate.

In Lombardia è stato di emergenza siccità

A Milano piove ma la situazione resta critica a causa della siccità. A causa della “grave situazione di deficit idrico“, e “a sostegno della popolazione, dell’ambiente e delle attività produttive”, la Regione Lombardia ha infatti dichiarato lo stato di emergenza regionale. Lo prevede un decreto del presidente Attilio Fontana valido fino al 30 settembre. Il decreto attiva il sistema regionale di protezione civile. viene raccomandato a tutti i cittadini “di utilizzare l’acqua in modo estremamente parsimonioso, sostenibile ed efficace”. I cittadini vengono invitati a limitare “il consumo al minimo indispensabile”. Ai Comuni è raccomandato inoltre di limitare l’impiego dell’acqua potabile per attività per le quali non ne sia necessario l’uso.

Risparmio idrico e limitazioni uso acqua potabile

Il decreto del governatore Fontana stabilisce inoltre che la Regione metta a disposizione dei sindaci uno schema di ordinanza su risparmio idrico. Schema anche sulle limitazioni per l’uso dell’acqua potabile e raccomanda l’adozione, inviandone copia all’ente per monitorarne l’adozione sul territorio. Il decreto prevede ancora che “i concessionari delle utenze irrigue diano priorità al servizio irriguo. Tenendo conto delle culture e della loro fase fenologica”, attivando anche delle campagne di sensibilizzazione nei confronti dei consorziati. Al governo, infine, viene chiesta la costituzione di una cabina di regia permanente, congiunta tra lo Stato e le Regioni, per il monitoraggio della crisi idrica a livello nazionale.