Teramo. Cadavere fatto a pezzi, potrebbe essere di Adele Mazza

Pubblicato il 6 Aprile 2010 - 08:48 OLTRE 6 MESI FA

Potrebbero essere di Adele Mazza, teramana di 49 anni, i resti umani rinvenuti lungo un fossato in via Franchi, a Teramo, a pochi passi dalla nuova sede dell’Inail.

Sul posto i carabinieri del reparto operativo hanno fatto arrivare una sorella della donna, all’identità della quale si sarebbe giunti grazie a particolari quali una vistosa fasciatura su una gamba, conseguente a un recente infortunio.

Nella sede del Comando provinciale, i carabinieri stanno ascoltando alcuni testimoni, tra i quali l’ex marito – con cui la donna ha avuto un figlio -, i conoscenti e personaggi che gravitano tra i tossicodipendenti della zona. Alle 15 è in programma l’esame autoptico sui resti fin qui rinvenuti, affidato al medico legale Giuseppe Sciarra.

A scoprire gli arti inferiori, ieri in tarda serata, è stata una signora a passeggio con il cane. Sul posto si sono recati subito gli uomini del reparto cinofilo dei carabinieri di Chieti e i colleghi del Ris, Reparto investigazioni scientifiche di Roma. Nel corso della notte e all’alba sono venuti alla luce, disseminati lungo un fronte di oltre cento metri, altre parti del cadavere, mutilato in più punti, raccolte in buste di plastica e gettate tra le sterpaglie.

Per spostare i pezzi del corpo, l’assassino o gli assassini hanno utilizzato un carrellino giallo di quelli utilizzati nei trasporti di colli di merce, lasciato poi nei pressi della scarpata insieme ad alcuni effetti personali della donna. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Roberta D’Avolio, mirano a individuare l’ambiente nel quale è maturato l’omicidio, probabilmente quello dello spaccio di droga. Quello che è certo è che la donna è stata uccisa altrove e poi trasportata sul luogo del ritrovamento. La perquisizione della sua abitazione prefigura un sequestro: il letto sottosopra, la televisione ancora accesa, la porta di casa socchiusa.