Teramo, omicidio di Adele Mazza: arrestato un uomo, Romano Bisceglia, ma nega ogni responsabilità

Pubblicato il 14 Aprile 2010 - 17:58 OLTRE 6 MESI FA

Ha negato ogni addebito, rispondendo alle domande del gip del tribunale di Teramo, Romano Bisceglia, il teramano di 53 anni arrestato con l’accusa di avere ucciso la donna di 49 anni tossicodipendente Adele Mazza, averla poi fatta a pezzi e tentato di nascondere i resti lungo un fossato alla periferia del capoluogo.

L’uomo si è presentato all’interrogatorio di garanzia davanti al gip Marina Tommolini, alla presenza del suo avvocato Barbara Castiglione e del pm Roberta D’Avolio. Un’ora di faccia a faccia, nel corso del quale Bisceglia ha respinto le contestazioni della procura, sostenendo che gli investigatori hanno sbagliato persona.

Secondo quanto riferito dal suo legale, l’indagato avrebbe spiegato di aver visto l’ultima volta la vittima il venerdì prima del delitto, per consegnarle delle dosi di metadone che aveva preso al Sert per lei. L’accusa sostiene la sua tesi sul ritrovamento, su un secchio che conteneva un braccio della vittima, di macchie di sangue il cui Dna corrisponderebbe a quello di Bisceglia: la difesa ha oggi sostenuto che l’elemento di comparazione, prelevato da una sigaretta che l’uomo avrebbe fumato in caserma quando nelle prime ore era stato chiamato a rendere informazioni, non è attendibile. Proprio per dimostrare la propria estraneità e confutare il risultato tecnico di laboratorio eseguito dai Ris di Roma, Bisceglia ha acconsentito alla richiesta di prelievo di un campione di sangue. Al termine del confronto in tribunale l’uomo é stato ricondotto in carcere.