Terremoto a Roma quarta scossa alle 14.33 del 18 gennaio. Epicentro a 100 km

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Gennaio 2017 - 14:38 OLTRE 6 MESI FA
Terremoto a Roma quarta scossa alle 14.33 del 18 gennaio. Epicentro a 100 km

Terremoto a Roma quarta scossa alle 14.33 del 18 gennaio. Epicentro a 100 km

ROMA – Una nuova scossa di magnitudo 5,1 è stata registrata alle 14,33 di mercoledì 18 gennaio. Anche questa volta l’epicentro è in provincia de L’Aquila, a Barete, vicino al lago di Campotosto.

Si tratta della quarta scossa sopra la magnitudo 5 registrata nella giornata di oggi. 

La prima scossa è stata avvertita intorno alle 10.25 tra il Lazio, l’Abruzzo e le Marche ed è stata avvertita anche a Roma a Firenze a Napoli e in Emilia. La magnitudo è stata di 5,1, secondo le stime dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), ed è avvenuto tra L’Aquila e Rieti a una profondità di 10 km.

La seconda scossa, di magnitudo 5.5 e a una profondità di 9.1 km, ha avuto come epicentro Capitignano, sempre nell’Aquilano.

La terza scossa è stata registrata a Pizzoli (L’Aquila) a 8.9 km di profondità. Questa volta la magnitudo era di 5.3.

Non si è mai vista una serie di terremoti succedersi con queste modalità: la successione di quattro sismi di magnitudo superiore a 5 nell’arco di tre ore “è un fenomeno nuovo nella storia recente per le modalità con le quali si  manifestato”. Lo ha detto all’ANSA il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).

“Malgrado sia ancora presto per sapere con esattezza quale sia stata la faglia (o le faglie) che ha generato i terremoti è probabile che ancora una volta si sia trattato di un fenomeno di ‘contagio sismico’ tra faglie adiacenti, anche detto effetto ‘domino’ o ‘a cascata’, un fenomeno al quale assistiamo già da alcuni mesi in centro Italia con gli eventi di agosto-ottobre 2016 ad Amatrice, Visso, Norcia e Castelsantangelo sul nera”, dice invece Andrea Billi dell’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Cnr (Igag-Cnr). Billi poi precisa che i terremoti “saranno sicuramente seguiti nelle prossime ore da uno sciame di repliche sismiche la cui intensità è difficilmente prevedibile”.