Terremoto L’Aquila: ricostruzione, infiltrazioni mafiose. 4 arresti

Pubblicato il 19 Dicembre 2011 - 09:48 OLTRE 6 MESI FA

L’AQUILA – Quattro persone sono state arrestate nell’ambito di un’inchiesta della Dda dell’Aquila riguardante infiltrazioni mafiose nella ricostruzione privata post terremoto. Si tratta di imprenditori legati alla ‘ngrangheta ai quali viene contestata l’associazione per delinquere di stampo mafioso.

Uno degli arrestati e’ dell’Aquila, Stefano Biasini; degli altri si conoscono solo le iniziali e farebbero parte della cosca mafiosa Caridi, Zincato e Borghetto di Reggio Calabria: V.A. di 45 anni, V.M.(38) I.F.(58).

Al centro dell’operazione – denominata ”Lypas” dal nome da una delle aziende di costruzione che sarebbero collegate alla ‘ndrangheta – ci sono appalti privati i milionari per la ricostruzione privata, soprattutto quella legata al recupero delle case piu’ danneggiate, quelle classificate E.

Queste commesse fanno gola alle organizzazioni malavitose anche perche’ il il finanziamento e’ considerato indennizzo e non contributo, non sono previste gare d’appalto quindi l’incarico puo’ essere affidato direttamente dai condomini, attraverso il pronunciamento delle assemblee condominiali, e senza particolari reti di controllo dal momento che le aziende prescelte non devono neppure presentare il certificato antimafia.

Guardia di Finanza e Polizia hanno sequestrato quote di quattro societa’, otto automezzi, cinque immobili, 25 rapporti bancari, riconducibili agli indagati e alle attivita’ commerciali a loro facenti capo, per un valore complessivo di oltre un milione di euro.