Terremoto, a Borgotaro (Parma) il racconto del panico in ospedale

Pubblicato il 28 Gennaio 2012 - 00:00 OLTRE 6 MESI FA

ORGOTARO (PARMA), 27 GEN – Giuseppe era in ospedale per una visita. Un controllo di routine, niente di cui preoccuparsi. L'appuntamento era alle 16, ma lui era in anticipo, il medico anche. Quindi tanto vale affrettare un po' i tempi. Era proprio li', dal medico dell'ospedale di Borgotaro, che serve tutta la zona dell'Appennino Parmense, quando quel lettino ha cominciato a tremare. Una botta fortissima, poi quel lungo tremare.

''Ho preso – ha raccontato Giuseppe – e sono scappato, avevo paura, non capivo cosa potesse succedere. Ho cominciato a correre, ho corso per venti, forse per quaranta metri, nel corridoio dell'ospedale, la gente aveva molta paura. Alla fine mi sono ritrovato nel cortile dell'ospedale, dove c'erano altri medici ed altre infermiere: in molti erano scappati, ma c'era anche il timore che potesse essere successo qualcosa ai ricoverati''.

Sono stati un paio di minuti interminabili, per capire che quella grande paura che aveva scombussolato tutto l'ospedale di Borgotaro non aveva in realta' avuto conseguenze preoccupanti. I medici e gli infermieri sono a poco a poco tornati nei reparti, la struttura non aveva riportato danni.

Solo quella visita, quella a cui Giuseppe doveva sottoporsi, di fatto non c'e' stata. ''Non era niente di urgente – ha raccontato – abbiamo deciso di rimandarla ad un altro giorno anche perche' in quel momento non ero nelle condizioni di essere sottoposto ad una visita medica, ho avuto troppa paura''. E anche perche' in quel momento all'ospedale erano cominciate tutte le procedure che e' necessario seguire in contesti critici come quelli di un terremoto, in luoghi 'sensibili' come gli ospedali. Dove di solito, anche quando non ci sono danni, la paura si confonde e si moltiplica col dolore.