Terremoto Catania, scossa di magnitudo 2. Epicentro a Zafferana Etnea

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Gennaio 2019 - 13:33 OLTRE 6 MESI FA
Terremoto Catania, scossa di magnitudo 2. Epicentro a Zafferana Etnea

Terremoto Catania, scossa di magnitudo 2. Epicentro a Zafferana Etnea

CATANIA – Una scossa di terremoto di magnitudo 2,0 è avvenuta questa mattina, giovedì 10 gennaio, intorno alle 11,45, a Zafferana Etnea, uno dei comuni più colpiti dal terremoto di Santo Stefano.

Il sisma è stato registrato a una profondità di due chilometri. I ragazzi di alcune scuole sono stati fatti uscire dagli edifici scolastici. In base alla procedure previste, spiega il sindaco Alfio Vincenzo Russo, gli studenti sono stati condotti nei cortili e negli spazi aperti dei plessi.

Nella notte tra martedì e mercoledì 9 gennaio, intorno a 00.50, una scossa di magnitudo 4,1 era stata registrata sempre nel catanese, con epicentro a Milo. Tutta la zona, dal 26 dicembre, è colpita da uno sciame sismico. 

Le ordinanze di sgombero aZafferana Etnea. Sono quasi un centinaio le ordinanze di sgombero firmate dal sindaco di Zafferana Etnea, Alfio Vincenzo Russo, per inagibilità, totale o parziale, degli immobili causata dal sisma dello scorso 26 dicembre. Lo ha reso noto il Comune sottolineando che i proprietari degli immobili inutilizzabili potranno “attingere al Contributo di autonoma sistemazione la cui entità varia a seconda del numero di componenti del nucleo familiare”. Sono 1.322 i sopralluoghi eseguiti fino a questo momento per la verifica dell’agibilità delle costruzioni a Zafferana Etnea – soprattutto nelle frazioni maggiormente colpite dal movimento tellurico e cioè Fleri, Poggiofelice e Pisano – a fronte di 2.289 richieste. Gli immobili agibili, al momento, sono 566, quelli parzialmente agibili 364 e 392 gli edifici inagibili. Gli sfollati sono 501, e sono alloggiati in alberghi grazie alla convenzione stipulata con la Regione Siciliana. La via Vittorio Emanuele, strada principale che attraversa l’abitato di Fleri, resta ancora chiusa per alcune criticità post terremoto non ancora del tutto risolte.