Terremoto Emilia, Antonio Piersanti: “Le scosse saranno abitudine”

Pubblicato il 25 Maggio 2012 - 19:42 OLTRE 6 MESI FA

FINALE EMILIA (MODENA) – Imparare a considerare il terremoto un elemento della vita quotidiana puo' aiutare a non avere paura. Antonio Piersanti, direttore della sezione sismologia e tettonofisica dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia parla del terremoto che ha colpito Finale Emilia e la Bassa modenese.

''C'e' un solo modo per aiutare le persone a non aver paura – ha detto Piersanti – imparare a considerarlo come un evento che può manifestarsi quotidianamente. Fino a quando le persone non assimileranno l'idea del terremoto, e impareranno a conviverci attraverso la prevenzione e la cura delle qualita' delle costruzioni, ne avranno sempre paura''.

Piersanti invita a non considerare un ''cataclisma eccezionale'' quanto e' avvenuto in Emilia Romagna: ''in Italia – ha detto – un sisma di quelle proporzioni puo' accadere tutti i giorni visto che la nostra penisola si trova al confine tra le due macroplacche, l'africana e l'euroasiatica che si stanno scontrando''.

Il continuo rilascio di energia, dopo il sisma di magnitudo 6 avvenuto il 20 maggio, con scosse di intensita' variabile rientrano, secondo Piersanti ''nella normalita'''. Un evento principale, come quello del 20 maggio, da' origine a una sismicita' molto ricca. All'Aquila e' durata ben piu' di un anno''.

E se e' vero che i terremoti sono imprevedibili, e' altrettanto vero che sono soggetti a un'analisi statistica: ''E' improbabile – ha aggiunto Piersanti – anche se non impossibile che si possa avere nella zona di Finale Emilia una scossa piu' forte di quella che ha generato l'evento''.

Affrontare comunque eventi come questi, per chi non e' esperto, per chi interpreta il terremoto come una catastrofe inaspettata e' sempre un problema ''ma si puo' fare: con le costruzioni antisismiche, con le regole di sicurezza ma soprattutto col pensare che il terremoto non e' un fenomeno anormale ma la dimostrazione che la terra ha una sua attivita' interna e in ultima analisi e' viva''.