Pontifex: “Terremoto in Emilia e attentato a Brindisi sono punizioni di Dio”

Pubblicato il 30 Maggio 2012 - 15:16 OLTRE 6 MESI FA

San Carlo inghiottito dal fango

ROMA – Il terremoto in Emilia e l’attentato a Brindisi sono le punizioni di Dio. Bruno Volpe e Carlo Di Pietro lo scrivono sul blog cattolico Pontifex. Per il blog Dio manda il male sulla terra per punire coloro che non pregano più, convinti che non ce ne sia bisogno per dimostrare la propria fede in Dio. L’Emilia è la “Regione della promiscuità e del comunismo” che non ha ringraziato Dio per la “fertilità gratuitamente donata”. L’attentato di Brindisi è invece il modo di contestare i politici. Entrambi messaggi d’ira divina che l’uomo, secondo il blog, non ha saputo interpretare.

Scrive Pontifex: “Oggi, complice una teologia spesso al limite del protestantesimo, sembra che l’uomo si sia dimenticato di Dio e dei Suoi messaggi che, sempre e solo per Suo permesso, possono accadere, poiché Lui ha il dominio del Creato e, senza il Suo assenso, non si “muove una foglia”… – e prosegue – Ormai la preghiera sembra non avere più valore, dato che, in sé, vendendo meno l’intervento diretto di Dio sulla vita dell’uomo e l’intercessione stessa dei Santi, dei Beati e delle anime Purganti, a cosa serve pregare? Questo, certi teologi della penombra protestante, ma ben inseriti nel cattolicesimo, vogliono farci credere: che pregare non serve più”.

Il blog cattolico continua: “L’uomo è causa della sua stessa condanna eterna, ma è anche causa di tanti mali materiali, per sé stesso e per il prossimo e, in questa dinamica, non certo Dio rimane a guardare. […] L’Italia ha avuto un fine settimana terribile; sembrava un classico week end quasi estivo, da mare e gita fuori porta, con “spruzzata” elettorale in alcune città. Invece, no. Prima l’infame bomba di Brindisi, (da condannare senza alcun attenuante) dove un’innocente ragazzina ci ha rimesso la vita ed altre sono rimaste ferite. Poi un violento terremoto in Emilia Romagna”.

Gli eventi “apparentemente slegati” per Pontifex sono uniti dalla giustizia divina: “Con la nostra cattiveria e fede inesistente, con il nostro egoismo, con la nostra indifferenza, costringiamo Dio ad acconsentire che accadano cose gravi: dei segnali da decifrare. A volte, Dio permette il male per arrivare al bene. E se la bomba di Brindisi volesse dire: signori del Palazzo, la base è stanca? A Brindisi i politici sono stati contestati. Siamo al punto di non ritorno? E in Emilia: voi ricca regione delle cooperative rosse, avete dato davvero quello che potevate dare ai poveri o avete pensato solo per voi? Regione della promiscuità e del comunismo, avete davvero ringraziato Dio per tutta la fertilità che vi è stata gratuitamente donata?”.

Per Volpe e Di Pietro l’unico modo per trovare la salvezza è “fare ammenda2 e non mancano su Pontifex accuse al premier Mario Monti: “Ci ha sorpresi negativamente che, nelle sue dichiarazioni dagli Usa, Monti, pur censurando il fatto di Brindisi, non sia stato molto effusivo nei confronti della vittima. In precedenza con gli impiegati di Equitalia era stato molto, ma molto più forte. Evidentemente, le sue simpatie vanno per loro, tuttavia abbiamo la sensazione che stiamo stancando persino Dio”.