Terremoto Emilia: 10-15 milioni di danni al settore dell’aceto balsamico

Pubblicato il 26 Maggio 2012 - 12:34 OLTRE 6 MESI FA

MODENA – Tra i 10 e i 15 milioni di euro di danni: è questa la cifra che indica le perdite nel settore dell'aceto aalsamico di Modena, colpita dal terremoto del 20 maggio.

Il settore ha riportato importanti perdite economiche dovute alla dispersione del prodotto e al danneggiamento di impianti e strutture produttive per una cifra che il Consorzio stima tra i 10 e i 15 milioni.

A nord di Modena, laddove il sisma si è sentito di più, sono situati una decina di produttori di Aceto Balsamico di Modena Igp, tra cui tre tra le più grandi realtà produttive, e moltissime acetaie di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop.

''Queste ultime sono quelle che hanno purtroppo riportato i maggiori danni – spiega il Presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena e consigliere del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, Cesare Mazzetti – moltissime 'batterie', le file ordinate di piccole botti di dimensione decrescente in cui il prodotto fermenta per almeno 12 anni, sono state sconvolte o rovesciate. La frequenza delle oscillazioni ha spostato le cerchiature metalliche che permettono alle doghe di legno di contenere il prodotto, e si sono verificate numerosissime perdite di prezioso liquido, il cui valore di mercato oscilla dal 500 ai 1500 euro per litro. A poco è valso il pronto intervento dei titolari di queste aziende, reso difficile dal fatto che le acetaie sono ospitate nelle soffitte di case antiche, quelle più soggette a danni e crepe. In quanto all'Aceto Balsamico di Modena Igp, alcuni grandi tini hanno subito seri danni, con perdite anche ingenti di prodotto che superano i 100mila litri – rese meno onerose dal più contenuto valore del prodotto (dai 4 ai 20 euro/litro) – crolli di coperture con il danneggiamento dei prodotti finiti, di macchinari ed attrezzature sotto di essi ospitati. Alcune realtà produttive hanno ripreso a lavorare, ma in modo parziale poiché i lavori di sgombero e ripristino sono soggetti alle preventive ispezioni, con conseguenti ritardi nel ritorno alla normalità, e rallentamento nelle consegne ai clienti internazionali''.