Terremoto Emilia, in vendita 12 milioni di Kg di Parmigiano Reggiano

Pubblicato il 26 Maggio 2012 - 11:21 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – E’ scattata la corsa all’acquisto del Parmigiano Reggiano “scampato” al terremoto che ha colpito l’Emilia il 20 maggio.

Si è aperta una vera gara di solidarietà alla prima vendita dei 12 milioni di chili dl Parmigiano Reggiano recuperato dal crollo dei magazzini di stagionatura distrutti dal terremoto. Lo rende noto la Coldiretti che ha organizzato l’iniziativa per fare ripartire al più presto l’economia e il lavoro, con il prodotto motore e simbolo dei territori colpiti dal sisma, che contano danni di almeno 250 milioni di euro per il solo settore agroalimentare.

Il terremoto – sottolinea la Coldiretti – ha colpito duramente 13 magazzini di stagionatura del Parmigiano Reggiano DOP facendo rovinare a terra migliaia di forme da peso di 40 chili l’una a causa del crollo delle ”scalere”, le grandi scaffalature di stagionatura che sono collassate sotto le scosse. Si stima che circa la metà delle forme di Parmigiano immagazzinate sia stata danneggiata: e non possa quindi continuare la stagionatura ed in particolare è andato perso il 70% del parmigiano che ha fino a tre mesi di stagionatura, il 50% di quello fino a nove mesi e il 40% del formaggio che ha fino a dodici mesi.

Nei magazzini colpiti dal sisma si trovava circa il 10% della produzione italiana di Parmigiano Reggiano che è – ricorda la Coldiretti – di circa 3,3 milioni di forme all’anno. A questi numeri vanno aggiunte le altro centomila forme di Grana Padano nei magazzini del mantovano, pari al 2% della produzione totale. Le forme di Parmigiano salvate sono in trasferimento nei magazzini non danneggiati dopo aver fatto le verifiche di stabilità e ora si cerca di ripartire con l’iniziativa Coldiretti/Campagna Amica per sostenere le aree agricole colpite dal sisma e favorirne al piu’ presto il ritorno alla normalità.

Da questo fine settimana è infatti possibile acquistare il Parmigiano Reggiano ”terremotato”, già stagionato e controllato dal Consorzio di Tutela, in tagli da un chilogrammo e al prezzo di mercato fissato dal caseificio di origine, per evitare distorsioni e speculazioni.