Terremoto infinito: quanto durerà? Può continuare anni, i precedenti

Pubblicato il 4 Giugno 2012 - 09:37 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Le ultime scosse il 3 giugno: superiori al 5° grado della scala Richter, concentrate sempre nella stessa zona, con epicentri meno profondi ma sempre terrorizzanti, specie in luoghi già martoriati. Quanto durerà? Quando smetterà la terra di tremare? Impossibile offrire una risposta univoca e confortante alle popolazioni interessate dal sisma. Purtroppo i fatti devono far scartare la prima ipotesi, cioè che alla prima forte scossa succedano scosse di minore intensità fino al progressivo esaurirsi del fenomeno: il 20 maggio fu raggiunta una magnitudo di 5,9, quindi il 29 maggio 5,8e ieri 5,1, troppo alti i valori per considerarle (e nessuno lo fa più) la coda di scosse d’assestamento del terremoto principale. La seconda ipotesi prevede che la terra continui a tremare per altre settimane o mesi attenuando progressivamente l’intensità del rilascio violento di energia. Terza ipotesi è che il fenomeno di degradazione progressiva duri molto più tempo.

In pratica è buio fitto, gli specialisti possono fornire dati e scenari geologici di più ampia portata riferibili al movimento delle placche tettoniche. Si sa per esempio che la pianura Padana viene via via schiacciata dagli Appennini che la spingono sotto l’arco alpino: la zona centrale, è quella che ne risente di più. Su scala più grande si tratta delle conseguenze della collisione della placca africana con quella euroasiatica. Previsioni locali, che riguardano gli sfortunati vittime di questi terremoti a catena, no se ne possono fare. Si va a tentoni. Per esempio valutando i precedenti storici che, malauguratamente non promettono nulla di buono. Un terremoto della stessa intensità, diciamo intorno al 6° grado di magnitudo, nel 1570 distrusse una buona metà della città di Ferrara governata dagli Estensi: pur degradando in maniera progressiva, la terra non smise di tremare per quattro lunghi anni. Segnali che possano annunciare con tempi utili a porre in salvo le persone non ce ne sono. E’ vero che il comportamento degli animali a volte aiuta, ma in questo momento sono sotto choc come i loro padroni (mucche e maiali finiscono per ferirsi da soli a causa del trauma e devono essere abbattuti). Il rilevamento della fuoriuscita di gas o dell’emissione di elettroni non ha fornito risultati apprezzabili, anche se è stata intensificata la presenza di satelliti che monitorano la situazione emiliana.