Terremoto Emilia Romagna: perché sono crollati i capannoni industriali

Pubblicato il 21 Maggio 2012 - 19:30 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La normativa sulla costruzione dei capannoni industriali andrebbe rivista perche' ''presenta delle criticita'''. Cosi' il presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Armando Zambrano, commenta il crollo dei capannoni industriali di recente costruzione in Pianura Padana per effetto del terremoto. Ma per gli esperti e' anche probabile che ''i capannoni abbiano ceduto perche' l'evento sismico atteso in quell'area era inferiore a quello che si e' verificato''.

''Quell'area e' stata classificata a rischio sismico, anche se lieve, solo di recente, nel 2003 e i capannoni sono stati realizzati prima – ha detto Zambrano – quindi e' probabile che vi sia stata una sottovalutazione del rischio sismico per questa ragione''. In ogni caso, in generale ''vi sono delle parti strutturali di questi capannoni, come i collegamenti fra travi e pilastri, – ha sottolineato Zambrano – che andrebbero realizzate con sistemi diversi da quelli attuali''.

Sarebbe auspicabile, ha aggiunto, una normativa piu' rigida e per questo insistiamo ''su una verifica delle strutture esistenti, in modo che vi sia un adeguamento strutturale e proporremo un confronto fra professionisti, universita' e costruttori di prefabbricati per discutere su questo tema''. ''Una probabilita' realistica – ha osservato Fabrizio Vestroni, preside della facolta' di Ingegneria Civile e Industriale dell'universita' di Roma La Sapienza – e' che l'evento sismico atteso in quell'area era inferiore a quello che si e' verificato''.

Oppure, ha aggiunto, potrebbe essere accaduto che alcuni componenti locali del terreno abbiano amplificato il terremoto. Come per certi versi e' accaduto a L'Aquila, dove per esempio ''la parte sussultoria e' stata piu' intensa del previsto e inattesa''.

''La capacita' di resistenza della struttura – ha aggiunto l'esperto – e' stata cosi' inferiore alla domanda di resistenza perche' l'evento sismico e' stato piu' danneggiante di quanto si potesse prevedere''.