Emilia: “intrusi” nelle tendopoli per casa e cibo, ma il sisma non li ha toccati

Pubblicato il 28 Maggio 2012 - 16:31 OLTRE 6 MESI FA

Il campo da calcio di Finale Emilia sistemato a tendopoli per i terremotati (Foto LaPresse)

MODENA – Nelle tendopoli dei terremotati in Emilia, scrive Il Fatto Quotidiano, ci sono stati nei primi giorni diversi “intrufolati”: gente disperata che già prima del terremoto aveva problemi per trovare da magiare e da dormire. Persone che nella confusione dei primi giorni hanno approfittato di un pasto, di un letto che magari non avevano neanche prima del sisma.

A Mirandola, ad esempio, spiegano dal Comune “tra il secondo e il terzo giorno dell’emergenza abbiamo individuato una cinquantina di persone che nei nostri campi non ci sarebbero dovuti essere. 35 stranieri e 15 italiani che magari avrebbero avuto diritto a un alloggio nel loro comune ma non a Mirandola. Però, con il fatto che avevano degli amici o parenti qui, o semplicemente perché qui era più organizzato e più accogliente ci hanno provato. Non avendo minori al seguito non avevano diritto a stare”.

La maggior degli ospiti delle tendopoli, scrive Il Fatto, sono immigrati che vivono magari in case vecchie spesso nei centri storici, i più colpiti dal sisma, e non hanno parenti dove farsi ospitare. Sono il 60-70 % a Mirandola, il 55% a Finale Emilia. Eppure, a parte le normali tensioni di chi si ritrova senza casa, il rapporto con gli italiani regge.