Prima un rombo, poi la scossa. Sono le 23,12 quando i sismografi registrano la scossa fin qui più forte dello sciame sismico che da alcuni giorni sta colpendo il territorio fiorentino. Una scossa di magnitudo 3,7. L’epicentro è sempre lo stesso: Impruneta.
Qualche secondo dopo la scossa i telefoni dei Vigili del fuoco iniziano a squillare e qualcuno inizia anche a scendere in strada.
La verifiche della Protezione Civile
Come è già avvenuto molte volte in questi giorni la Protezione Civile, scacciata la paura, si è messa subito al lavoro per la verifica di possibili danni nella zona. I controlli, oltre a Firenze, hanno riguardato anche Prato, Pistoia, alcune zone dell’empolese, Vinci e Montelupo. Ma alcune segnalazioni sono arrivate anche da zone più lontane come Monsummano Terme, da Colle Val d’Elsa, Poggibonsi e anche da Lucca.
Lo sciame
Qualche giorno fa il direttore della sezione di Pisa dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) Carlo Meletti aveva spiegato a Repubblica: “Nel 2014, quando l’epicentro era stato leggermente più a sud, la magnitudo più forte fu 4.1 nella zona di Tavarnelle e lo sciame durò tre mesi con oltre 500 scosse. Sono numeri che più o meno possiamo aspettarci. Ora ci sono stati giorni in cui non avevamo quasi registrato scosse, poi c’è stata una ripresa. La differenza tra le magnitudo più alte di allora e ora, tra 4.1 e 3.7, non è enorme. Se andasse avanti per un paio di mesi non ci stupiremmo”.