Terremoto in Puglia, scuole chiuse domani 22 maggio: elenco comuni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Maggio 2019 - 20:49 OLTRE 6 MESI FA
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Terremoto in Puglia, scuole chiuse domani 22 maggio: elenco comuni

BARI – Tanta paura, ma quasi nessun danno dopo il terremoto di magnitudo 3.7 della scala Ricther avvenuto questa mattina, 21 maggio, a quattro chilometri da Barletta (nella zona Madonna dello Sterpeto) e avvertito in tutto il Nord Barese, nonché a Bari. L’unica vera emergenza è stata registrata a Trani, dove è crollato uno dei pinnacoli della facciata barocca della chiesa di San Domenico, accanto alla villa comunale. I massi, finiti quasi tutti sul sagrato, non hanno causato danni alle persone perché la zona era già interdetta da oltre un anno con le transenne, a causa dei problemi statici dell’edificio che è di proprietà del Fec (fondo edifici di culto) del Ministero dell’Interno. Per questo il sindaco Amedeo Bottaro, con un’ordinanza, ha disposto l’invio di una comunicazione urgente al Fec per la verifica dei danni alla struttura. Nel frattempo i massi sono stati rimossi e spostati in chiesa, mentre il sagrato è stato recintato con un orso-grill. E’ rimasto aperto fino al primo pomeriggio il centro coordinamento soccorsi attivato dal prefetto della Bat, Emilio Dario Sensi, che si è riunito nella sala multirischi di Protezione civile della Prefettura, insieme al vicepresidente (facente funzioni di presidente) della Provincia, Pasquale De Toma, alla Protezione civile regionale, ai rappresentanti dei Comuni, alle forze di polizia, ai vigili del fuoco e al 118 della Asl Bat. Dalla ricognizione effettuata non sono risultate particolari criticità né danni a cose o persone, fatta eccezione per il caso di Trani.

A scopo precauzionale e per consentire svolgimento delle prime verifiche tecniche nei Comuni di Barletta, Bisceglie, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Spinazzola, Trani e Trinitapoli è stata disposta la chiusura degli edifici scolastici di ogni ordine e grado. Ma a Barletta, Trani e Bisceglie i sindaci hanno stabilito, con ordinanza, che la chiusura di tutti gli edifici scolastici proseguirà anche per la giornata di domani per consentire ai tecnici di completare le verifiche statiche. Attivati i Coc (centri operativi di coordinamento) di Protezione civile attivati a Barletta, Trani, Bisceglie, Trinitapoli e San Ferdinando. 

Ad Andria il commissario prefettizio Gaetano Tufariello ha disposto con ordinanza la chiusura delle sole scuole superiori (di competenza provinciale) per le giornate del 22 e 23 maggio, per consentire ai tecnici di completare le verifiche statiche. Saranno regolarmente aperte domani, invece, le scuole dell’infanzia e primarie (di compentenza comunale), nelle quali sono già stati effettuati i sopralluoghi tecnici che hanno escluso al momento la presenza di lesioni. Rimarranno invece chiuse quelle di ogni ordine e grado a Barletta, Trani e Bisceglie, su ordinanza dei rispettivi sindaci. 

Per consentire ai tecnici di concludere i controlli avviati oggi a seguito del terremoto, le scuole di ogni ordine e grado di Bisceglie resteranno chiuse anche domani. Lo ha deciso il sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, che ha emanato l’ordinanza al termine della riunione del Coc tenutasi nel primo pomeriggio. Il primo cittadino ha deciso di estendere a domani la chiusura delle scuole “al fine di consentire ai tecnici comunali di portare a compimento ulteriori approfondimenti nei controlli e, ove necessario, interventi urgenti di manutenzione straordinaria e di eliminare ogni situazione di potenziale pericolo per la pubblica e privata incolumità”. Da una prima ricognizione effettuata in Prefettura, d’intesa con tutti i sindaci della Provincia di Barletta-Andria-Trani, non sono emerse particolari ed importanti criticità per gli istituti scolastici della provincia. Ulteriori verifiche tecniche saranno fatte nelle prossime. Subito dopo la scossa sismica, in via precauzionale e per ragioni di sicurezza, tutti gli edifici scolastici di ogni ordine e grado dei Comuni della Provincia sono stati evacuati. (fonte AGI – ANSA)