Terremoto Sannio: 8 scosse in provincia di Benevento, la più forte del 4.1

Pubblicato il 27 Settembre 2012 - 08:12 OLTRE 6 MESI FA

BENEVENTO – Paura tra gli abitanti del Sannio, in provincia di Benevento, svegliati da uno sciame di terremoti di magnitudo 4.1 in piena notte. La terra ha poi continuato a tremare e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Ingv, ha registrato 8 scosse tra le 2.46 e le 8.30 del mattino del 27 settembre. Dalle verifiche effettuate dalla sala situazione Italia del dipartimento della Protezione civile non risultano danni a persone o cose.

La scossa più forte è stata di magnitudo 4.1 con ipocentro a 11,4 chilometri di profondità. L’epicentro è stato localizzato tra i comuni di Benevento, Apice, Calvi, Paduli, Pago Veiano, Pietrelcina, San Giorgio del Sannio, San Martino Sannita, San Nazzaro, San Nicola Manfredi, Sant’Arcangelo Trimonte.

La scossa del 4.1 nel Sannio era stata preceduta da altre due del 2.4 nella stessa zona, a distanza di pochi minuti. Poi altre scosse ed altra paura, ma tutte di magnitudo sotto il 2. Le ultime due scosse avvertite sono state di magnitudo 3.5 alle 5.47 del mattino e di magnitudo 2.5 alle 6.02, tutte nella stessa zona.

Il sismologo Alessandro Amato ha spiegato: “Terremoti che avvengono a profondità confrontabili a questa sono i più frequenti lungo l’Appennino”. Secondo le prime analisi degli esperti dell’Ingv il meccanismo che ha generato il terremoto è di tipo estensionale, lo stesso all’origine del terremoto dell’Aquila del 2009. Vale a dire che la crosta terrestre si è deformata ai lati dell’Appennino, con un movimento perpendicolare rispetto alla catena montuosa, “come un dolce che si gonfia al centro e si collassa ai latI”, spiega il sismologo Claudio Chiarabba. Tuttavia, ha aggiunto, la zona colpita dal sisma “è molto articolata e soltanto nelle prossime ore sarà possibile avere un quadro più completo”.