Terremoto, Scalea: nonno morto d’infarto perché voleva aiutare i nipoti

Pubblicato il 26 Ottobre 2012 - 17:43 OLTRE 6 MESI FA
I danni del terremoto di magnitudo 5.3 che ha colpito la zona del Pollino

SCALEA (COSENZA) – Si chiamava Francesco Longo, aveva 84 anni: è morto d’infarto a Scalea (Cosenza) dopo la scossa di terremoto di magnitudo 5 con epicentro nel Pollino. Nonno Francesco, operaio dell’Enel in pensione, da quando aveva smesso di lavorare si era dedicato esclusivamente ai suoi nipoti. E per i suoi nipoti è morto.

L’uomo, con problemi cardiaci che lo costringevano a frequentazioni costanti con i medici, viveva in una casa accanto a quella di sua figlia. Svegliato nel cuore della notte dalla scossa, è sceso in garage e ha preso la sua macchina per poi sistemarla in una zona tranquilla, nel caso potesse servire ai nipoti come riparo per passare la notte. Ma le sue fragili coronarie non hanno retto lo stress della sveglia improvvisa unito all’affanno nel cercare di spostare l’auto velocemente.

Risalendo in casa alla ricerca di coperte, nonno Francesco ha avvertito un forte malore e si è accasciato. Inutili i soccorsi dei familiari e la chiamata al 118. Il medico arrivato sul posto ha potuto solo accertarne la morte per infarto.

A Scalea la notizia ha fatto subito il giro del paese: Longo era conosciuto da tutti e benvoluto. “Francesco era una brava persona, sempre pronto a darti una mano se ne avevi bisogno”, raccontano i compaesani in fila alla camera ardente, dove lo hanno salutato per l’ultima volta.