Terremoto: “sismicità Ischia estremamente rara”, disse la direttrice dell’Osservatorio Vesuviano

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Agosto 2017 - 10:03 OLTRE 6 MESI FA
Terremoto: "sismicità Ischia estremamente rara", disse la direttrice dell'Osservatorio Vesuviano

Terremoto: “sismicità Ischia estremamente rara”, disse la direttrice dell’Osservatorio Vesuviano

ISCHIA – Aveva detto tutto tranquillo, o meglio, “sismicità sull’isola di Ischia estremamente rara”. Parole andate in onda su RaiUno venti giorni fa, durante la trasmissione Quark di Alberto Angela, ma che la diretta interessata ha spiegato essere stata registrata lo scorso aprile. Che siano 20 giorni fa o 4 mesi fa, è scoppiata la polemica per le parole, forse un po’ incaute, di Francesca Bianco, direttrice dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, ovvero la responsabile al più alto livello del monitoraggio sismico in quella zona. Parole che lette dopo il terremoto con due morti di due giorni fa proprio ad Ischia, fanno pensare a quanto sia inutile una previsione sismica. Ma la frase di Francesca Bianco, per quanto possa risultare incauta se letta oggi, non è stata detta a caso. Negli ultimi tempi infatti l’Osservatorio vesuviano si è fatto coinvolgere in un progetto per la costruzione di una centrale geotermica ad Ischia, un’iniziativa molto contestata a livello locale e da una parte della comunità scientifica nazionale che considera l’idea estremamente pericolosa perché inserita in un contesto ad alta rischiosità vulcanica e sismologica.

Come ricorda Il Fatto Quotidiano, ad Ischia ci sono stati almeno 12 sismi censiti dalla letteratura scientifica, il primo nel 1228, per arrivare a quello più grave in assoluto di Casamicciola del 28 luglio di 133 anni fa, 2.313 morti, per finire al sisma più recente del 2008 e alle scosse di settembre 2016. Tanti e letali, ma eccezionali e spalmati in 800 anni.

Sentita di nuovo dal fattoquotidiano.it, la professoressa Bianco nega però di aver sottostimato in televisione il rischio di terremoti nell’isola campana e dice di essersi attenuta soltanto alla descrizione dei dati in suo possesso. “L’intervista a Quark – spiega – è stata registrata ad aprile e in quel momento risultava che negli ultimi anni i microterremoti erano stati pochi. Riportare i dati del monitoraggio che erano in mio possesso non equivale a sottostimare il rischio sismico”.

Ma è il progetto della centrale a far discutere. Daniele Martini, sempre sul Fatto Quotidiano scrive:

la società Ischia geotermia Srl ha presentato un progetto per la costruzione di una centrale geotermica a Serrara Fontana un “impianto di produzione di energia elettrica alimentato dal liquido geotermico estratto da due pozzi di produzione e reiniettato nel sottosuolo in un altro pozzo”. Per dare una solida base scientifica all’affare, Ischia geotermia si è rivolta all’Istituto nazionale di geofisica di Napoli stipulando il 3 agosto 2016 una convenzione del valore di 30 mila euro. L’Ingv ha messo a disposizione tre ricercatori pagati peraltro non con fondi propri, ma attinti da quelli della Protezione civile. L’anomalia fu evidenziata alcuni mesi fa al presidente Ingv, Carlo Doglioni, da un’altra ricercatrice dell’istituto, Claudia Troise che in una lettera sottolineò i rischi derivanti “dall’assenza di una procedura di validazione da parte dell’Ente di risultati che saranno poi inevitabilmente utilizzati per giustificare determinate attività a scopo industriale”. Forse è anche per questi motivi che da mesi la Guardia di finanza sta spulciando carte e documenti negli uffici dell’Ingv di Napoli.