Terremoto tra Arquata del Tronto e Accumoli: sisma 3.0

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Ottobre 2016 - 08:52 OLTRE 6 MESI FA
Terremoto tra Arquata del Tronto e Accumoli: sisma 3.0

Terremoto tra Arquata del Tronto e Accumoli: sisma 3.0

ROMA- Una scossa di terremoto di magnitudo 3 è stata registrata alle 2:52 del 19 ottobre tra Marche, Umbria e Lazio. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 9 km di profondità ed epicentro 7 da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) e 13 da Accumoli (Rieti). Non si hanno segnalazione di nuovi crolli.

Proprio il giorno prima era arrivato l’annuncio di Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice: “la gente di Amatrice non sarà più nelle tende. E’ stato fatto un lavoro straordinario grazie alla Protezione Civile e gli psicologi. Nelle tende erano rimaste le ultime persone, soprattutto allevatori. Gente abituata a lottare contro le avversità. Stavano aspettano le roulotte che arriveranno oggi dalla Regione Lazio e la Protezione Civile”.

Pirozzi era ospite di Sport2000 il programma sportivo di Tv2000. “Dopo 48 giorni, un periodo record perché a L’Aquila le tende sono rimaste da aprile fino a ottobre, – ha aggiunto Pirozzi – la gente troverà la propria sistemazione e dignità. La mia gente ha capito che per avere le case bisognava liberare le aree. Siamo un popolo di gente sfrattata a tempo e non di terremotati perché chi è terremotato lo è per tutta la vita. Noi ritorneremo nelle nostre case”. Il sindaco Pirozzi essendo anche un allenatore di calcio ha portato l’esempio del “Leicester che l’anno scorso ha vinto il campionato inglese contro i pronostici iniziali. Oggi per noi comincia un ‘campionato’ lungo pieno di difficoltà ma se la squadra si allena bene, suda sul campo e dà esempio di grande dignità come la mia gente”, sicuramente “Amatrice rinascerà”.

“Ho scoperto – ha proseguito Pirozzi – che esiste tanta brava gente, ci sono numerose belle storie: dal bambino che parte dall’Irpinia per portare dei ragazzi per fare compagnia ai nostri figli, il migrante negli Usa che viene ad Amatrice facendo un viaggio lunghissimo per portare un assegno di 3 mila dollari, la scuola del Nepal che viene ad Amatrice per portare mille euro. Questo mi ha fatto rendere conto che il mondo e l’Italia è composto da tante brave persone. Sto apprendendo molto dal terremoto anche se abbiamo perso tanto: amici e attività lavorative. Ma dopo la morte c’è sempre la vita”.