Terrorismo: Cassazione conferma la condanna a Abu Imad

Pubblicato il 29 Aprile 2010 - 00:35 OLTRE 6 MESI FA

I giudici della Cassazione hanno confermato la condanna a 3 anni e 8 mesi di reclusione inflitta sia in primo che in secondo grado ad Abu Imad, ex imam egiziano della moschea milanese di viale Jenner, accusato di associazione per delinquere aggravata dalla finalità di terrorismo.

E’ stata invece annullata con rinvio la condanna in appello per altri tre tunisini suoi coimputati. Abu Imad, nei confronti del quale a ore dovrebbe essere eseguita la sentenza definitiva e quindi essere trasferito in carcere, per l’accusa è ritenuto il promotore e il leader di una cellula salafita legata al Gspc, attiva in Lombardia e in particolare a Milano già prima dell’11 settembre 2001.

Cellula che secondo il capo d’imputazione aveva un programma “inquadrato in un progetto di ‘jihad’ e che avrebbe pianificato azioni suicide in Italia e all’estero e dato supporto logistico a militanti da avviare nei campi d’addestramento in Afghanistan e in Iraq. Il suo difensore, l’avvocato Carmelo Scambia, a proposito della conferma della condanna per il suo assistito ha detto di essere “molto dispiaciuto.

Vivo questa sentenza come una solenne ingiustizia e come il coronamento di un programma ben preciso”. Abu Imad per anni ha guidato la moschea di viale Jenner ma da qualche tempo è stato sostituito, non è mai stato arrestato nell’ambito del procedimento.