Terrorismo: voleva avvelenare l’acqua di Roma, espulso marocchino

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Agosto 2017 - 17:08 OLTRE 6 MESI FA
Terrorismo: voleva avvelenare l'acqua di Roma, espulso marocchino

Terrorismo: voleva avvelenare l’acqua di Roma, espulso marocchino

ROMA – Voleva avvelenare l’acqua di Roma. Espulso un cittadino marocchino di 37 anni. Con un provvedimento firmato dal ministro dell’interno, Marco Minniti, è stata eseguita oggi l’espulsione di un cittadino marocchino di 37 anni.

L’uomo, in carcere per reati comuni, aveva manifestato il proprio compiacimento in occasione dell’attentato al Museo del Bardo di Tunisi, e aveva aggiunto che non avrebbe avuto difficoltà né ad entrare nello Stato Vaticano per compiere atti violenti né ad avvelenare la rete idrica di Roma.

Proprio per le sue esternazioni e i suoi comportamenti, il detenuto era già inserito dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria nel “primo livello di analisi (Alto)”. In particolare, dopo l’attentato al Museo del Bardo di Tunisi, affermò di ritenere questo attacco “una giusta risposta all’intervento militare della Coalizione internazionale nei Paesi di religione musulmana”.

Inoltre, in carcere aveva fatto parte di un sodalizio attivo nel proselitismo estremista guidato da un altro jihadista tunisino, legato all’ideologia dell’autoproclamato stato islamico. Insieme ad altri detenuti, nel giugno 2015, aveva anche organizzato una violenta spedizione punitiva nei confronti di un altro recluso. Per questi motivi, è stato adottato il provvedimento di espulsione a firma del ministro dell’Interno e l’uomo è stato rimpatriato oggi con accompagnamento nel suo Paese di provenienza, con un volo diretto in Marocco decollato dalla Frontiera aerea di Roma-Fiumicino. Con questo rimpatrio, il 71.mo del 2017, risultano 203 le espulsioni di soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso eseguite con accompagnamento nel proprio Paese dal gennaio 2015 ad oggi.