Test ingresso biologia, ma quiz sono di psicologia: errore alla Sapienza a Roma

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Settembre 2013 - 10:41 OLTRE 6 MESI FA
Test ingresso biologia, ma quiz sono di psicologia: errore alla Sapienza a Roma

(Foto LaPresse)

ROMA – Domande di psicologia al test d’ingresso di scienze biologiche all’Università La Sapienza a Roma. “Solo un disguido”, spiega l’Università, che ha lasciato perplessi i 1600 candidati per conquistare uno dei 157 posti disponibili. Il plico del test di psicologia, svolto la mattina del 4 settembre, è arrivato per uno scambio anche alle prove del test di biologia del pomeriggio.

Carlotta De Leo sul Corriere della Sera raccoglie la testimonianza di una candidata, che ricostruisce quanto accaduto:

“«Io ero nella 4 di Economia, pronta a conquistare uno dei 157 posti in palio. Ci hanno consegnato la nostra busta e noi abbiamo staccato il codice a barre. Ma quando abbiamo letto la prima domanda siamo tutti rimasti a bocca aperta: era qualcosa sull’inconscio… Noi, già ansiosi, abbiamo pensato a un quesito di cultura generale. Nessuno osava parlare».

Andando avanti col test, le domande apparivano sempre più sospette:

“«Non c’era una domanda di chimica, di fisica, nemmeno un accenno al Dna o al calcolo vettoriale – racconta Giorgia – insomma, non era il nostro test. E quando qualcuno ha protestato, i commissari spiazzati ci hanno risposto: “Voi fatelo, non si sa mai…”»”

Poi la commissione si è accorta dell’errore e ha distribuito il giusto test:

“«Hanno ritirato le buste. Solo dopo sono arrivate quelle nuove e si è creata un po’ di confusione. E noi eravamo sempre più nervosi. Ci hanno solo detto di attaccare il nuovo codice sopra quello vecchio. Speriamo che vada tutto bene: siamo stati tre ore e mezza sui banchi»”.

L’Università La Sapienza ha definito “un disguido” la vicenda, commentando:

“«Si è trattato di un disguido – fanno sapere da La Sapienza – al mattino c’erano le prove di Psicologia e, nel pomeriggio, sono stati confusi i plichi. Ma il problema è rientrato nel giro di un’ora e si è verificato in sole due aule. Su oltre 30mila studenti e 400 aule utilizzate ogni anno, un disguido può accadere». Non ci sono state, concludono, «né penalizzazioni né conseguenze per gli studenti»”.