Test per tutti, anche quarantena per i no vax: le nuove regole per gli arrivi in Italia dall’Ue. Insorge Bruxelles

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Dicembre 2021 - 08:36 OLTRE 6 MESI FA
Test per tutti, anche quarantena per i no vax: le nuove regole per gli arrivi in Italia dall'Ue. Insorge Bruxelles

Test per tutti, anche quarantena per i no vax: le nuove regole per gli arrivi in Italia dall’Ue. Insorge Bruxelles (Foto Ansa)

Test per tutti, che sia antigenico o molecolare, e cinque giorni di quarantena per chi non è vaccinato: mentre i casi e i ricoveri per Covid aumentano, come prevedibile nella stagione fredda e con la maggiore contagiosità di Omicron, l’Italia decide di blindarsi in vista delle feste di Natale e aumenta i requisiti per varcare i confini nazionali.

Chi arriva in Italia da tutti i Paesi dell’Unione europea dovrà effettuare un test antigenico nelle 24 ore precedenti l’ingresso nel Paese oppure un test molecolare nelle 48 ore precedenti. Se poi non è vaccinato dovrà anche fare cinque giorni di quarantena. 

Nuove regole per gli ingressi in Italia dall’Ue: test per tutti, per i non vaccinati anche quarantena 

Le misure sono contenute nell’ordinanza firmata martedì 14 dicembre dal ministro della Salute, Roberto Speranza.

Entrano in vigore nel giorno in cui il governo decide di prorogare lo stato di emergenza fino al 31 marzo 2022 e saranno valide fino al 31 gennaio 2022, mentre lo stato di emergenza durerà fino al 31 marzo. 

Divieto di ingresso per chi è stato in alcuni Paesi africani

Il divieto, già previsto, di ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in Malawi, Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia ed Eswatini è stato prorogato fino al 31 gennaio 2022. 

L’attacco dell’Ue sul test ai vaccinati Ue

Le nuove regole italiane non sono piaciute all’Unione europea. La vice presidente della Commissione Ue, Vera Jourova, ha chiesto spiegazioni all’Italia. Non è stato apprezzato soprattutto che anche agli europei vaccinati venga richiesto un tampone. 

“Quando gli Stati membri introducono condizioni aggiuntive o rendono le norme più severe, come nel caso dell’Italia e forse del Portogallo”, questa scelta “deve essere giustificata sulla base della situazione reale”,  ha detto la vicepresidente Jourova, rispondendo ad una domanda sull’introduzione del tampone obbligatorio per chi dall’Europa si reca in Italia, anche per i vaccinati. “Immagino che se ne parlerà al Consiglio europeo” giovedì “perché queste decisioni individuali degli Stati minano la fiducia delle persone sul fatto che le condizioni siano uguali ovunque in Ue“, ha aggiunto.