Thyssen, Cassazione: “Fu omicidio colposo. Processo da rifare”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Aprile 2014 - 23:38| Aggiornato il 25 Aprile 2014 OLTRE 6 MESI FA
Thyssen, la Cassazione: "Processo d'appello da rifare, pene da rivedere"

La Corte di Cassazione, a Roma (Foto Lapresse)

ROMA – Rogo alla Thyssen Krupp di Torino, processo d’appello da rifare. La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio le condanne ai manager imputati. Servirà, quindi, un altro processo per stabilire le responsabilità dell’incendio che, nella notte tra il 6 e il 7 dicembre del 2007, uccise sette operai.

Dopo cinque ore di camera di consiglio la Cassazione ha parzialmente annullato le condanne stabilite dalla Corte d’assise d’appello per i sette dirigenti dell’azienda tedesca e dello stabilimento e ha escluso l’ipotesi di omicidio volontario contestata dal pm Raffaele Guariniello all’ex amministratore delegato Harald Espenhahn.

La Cassazione ha accolto la tesi dei giudici di appello, che avevano derubricato il reato da omicidio volontario ad omicidio colposo, e hanno escluso l’aggravante delle omissioni dolose di cautele sugli infortuni.

In secondo grado i giudici di Torino  avevano condannato a 10 anni di reclusione l’ex amministratore delegato Harald Espehnhan (che in primo grado era stato giudicato colpevole di omicidio volontario con dolo eventuale), a 8 anni l’allora responsabile della sicurezza Cosimo Cafueri, a 8 anni e mezzo il responsabile dello stabilimento Raffaele Salerno, a 7 anni ciascuno dei membri del Comitato esecutivo Gerald Priegnitz e Marco Pucci, a 9 anni l’allora dirigente con funzioni di direttore e competenza negli investimenti Daniele Moroni.