Tito Claudio Traversa morto a 12 anni in arrampicata: al via il processo a istruttore e produttore attrezzatura

di redazione Blitz
Pubblicato il 28 Giugno 2017 - 18:34 OLTRE 6 MESI FA
Tito Claudio Traversa morto a 12 anni in arrampicata: al via il processo a istruttore e produttore attrezzatura

Tito Claudio Traversa morto a 12 anni in arrampicata: al via il processo a istruttore e produttore attrezzatura

TORINO – Il 5 luglio 2013 Tito Claudio Traversa, 12 anni di Ivrea (Torino), perse la vita nella zona di Orpierre, in Francia, precipitando dalla parete che stava scalando. Oggi, 28 giugno 2017, si è aperto in tribunale a Torino il processo alle tre persone accusate di avere avuto delle responsabilità nell’incidente. Secondo l’inchiesta del pm Massimo La Rosa, il giovanissimo prodigio del climbing cadde per il cedimento dei gommini montati tra moschettoni e fettucce dell’attrezzatura.

A rispondere di omicidio colposo sono stati chiamati il legale rappresentante della società sportiva, l’istruttore-accompagnatore e il responsabile della ditta produttrice dei gommini.

Il processo continuerà a novembre. Traversa era una promessa dell’arrampicata: al suo attivo aveva numerose vittorie in gare internazionali.

Il padre, Giovanni Traversa, aveva presentato denuncia dopo l’accaduto e dopo aver valutato attentamente la dinamica di quell’incidente, e le diverse circostanze che possono averlo determinato, l’allora procuratore di Torino Raffaele Guariniello decise che potevano esserci state carenze commesse in Italia. Per questo ha aperto un fascicolo contro ignoti.

Secondo la ricostruzione finora acquisita dalla procura, il ragazzo precipitò da un’altezza di 20 metri a causa di un difetto nell’assemblaggio degli agganci di sicurezza. L’incidente avvenne il 2 luglio, a Orpierre, in Francia. In quella regione dell’Alta Provenza l’arrampicata, il cosiddetto free-climbing, è di casa, uno sport che attrae molti appassionati.

Il giovane Tito era uno di questi. Era partito da Torino tre giorni prima con il gruppo torinese B-side, del quale faceva parte da tempo. Con i suoi istruttori era andato a Orpierre per partecipare a una gara di arrampicata. Lui era un fenomeno: a soli 12 anni aveva già conquistato il titolo sia italiano sia mondiale di arrampicata libera. Quel giorno a Orpierre, però, non utilizzò la sua normale attrezzatura, ma quella prestatagli da una amica.

Tito cadde in seguito al cedimento di alcuni gommini a cui, per errore, era stata ancorata una fettuccia di sicurezza, che invece avrebbe dovuto essere inserita all’interno dei moschettoni. Invece risulta sia stata agganciata ai soli gommini, che poi non hanno retto il peso del ragazzo durante la fase di discesa.