Tiziana Cantone, madre ha un malore e sviene in chiesa durante i funerali

di redazione Blitz
Pubblicato il 15 Settembre 2016 - 16:54 OLTRE 6 MESI FA

 

Tiziana Cantone, madre ha un malore e sviene in chiesa durante i funerali

Tiziana Cantone, madre ha un malore e sviene in chiesa durante i funerali (Foto Ansa)

CASALNUOVO (NAPOLI) – La salma di Tiziana Cantone è arrivata giovedì pomeriggio nella chiesa di San Giacomo a Casalnuovo (Napoli) per il funerale, e quando ha visto apparire la bara bianca la madre della donna, Teresa Giglio, ha avuto un malore: si è accasciata a terra, gridando il nome della sua unica figlia, e sono dovuti intervenire i familiari a sorreggerla.

Ad accogliere sul sagrato della chiesa la bara di Tiziana, la giovane donna di 31 anni che si è tolta la vita a Mugnano di Napoli dopo che nemmeno il ricorso al tribunale l’aveva liberata dalla gogna sul web per un video intimo pubblicato mesi fa, è stato il parroco, don Peppino Ravo: “C’è una sola parola che possiamo pronunciare: è misericordia”, ha detto il sacerdote parlando poco prima con i giornalisti.

E poi, durante l’omelia: “Preghiamo per la conversione di chi vive nella malvagità”. Accanto ai familiari della giovane donna moltissime persone hanno affollato la chiesa di San Giacomo. Il sacerdote ha voluto esprimere parole di conforto per la mamma della ragazza, che, al termine del rito funebre, ha detto, tra le lacrime: “Mia figlia non meritava questo, non ha mai tradito nessuno”. All’uscita dalla chiesa il feretro è stato salutato da un applauso e dal lancio di palloncini bianchi.

Tra i partecipanti alle esequie anche l’assessore alle Pari opportunità del Comune di Napoli, Daniela Villani, che Pino Neri del Messaggero ha detto:

“Tiziana è vittima di una cultura sessista che tragicamente incide sulla vita delle donne. Il divario di genere comincia dove si stabilisce una demarcazione tra il giudizio destinato a una donna, perché donna, e quello destinato a un uomo, perché uomo. Le logiche del branco agiscono perpetrando tali differenze di genere, che si adeguano pericolosamente a tempi e tecnologie, segnando e mietendo vittime”.

(Foto Ansa)