Toano, scomparso da due mesi viene ritrovato morto in un pozzo davanti casa: fermati moglie, figlia e genero

Il genero e la figlia sono indagati con le accuse di omicidio, occultamento del corpo e sequestro di persona, mentre la moglie solo per occultamento di cadavere.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Maggio 2022 - 16:22 OLTRE 6 MESI FA
Toano morto pozzo

Toano, scomparso da due mesi viene ritrovato morto in un pozzo davanti casa: fermati moglie, figlia e genero (foto Vigili del Fuoco)

È stato disposto il fermo nei confronti dei tre familiari sospettati per la morte del 78enne trovato morto in un pozzo di fronte alla casa dove viveva a Cerrè Marabino, frazione del comune di Toano, in provincia di Reggio Emilia. Il genero e la figlia sono indagati con le accuse di omicidio, occultamento del corpo e sequestro di persona, mentre la moglie solo per occultamento di cadavere. Tutti e tre sono stati portati in carcere a Reggio Emilia dai carabinieri, perché sussistono “i gravi indizi di colpevolezza”.

Teano, scomparso da mesi ma famiglia non aveva denunciato

Il corpo dell’anziano, ormai in avanzato stato di decomposizione, era stato individuato ieri sera, 11 maggio. La vittima era sparita nel nulla da oltre due mesi ma la famiglia non aveva mai denunciato la scomparsa.

Fermati per l’omicidio moglie, figlia e genero della vittima

I tre sono stati interrogati stamattina dal sostituto procuratore Piera Cristina Giannusa, titolare del fascicolo d’inchiesta, ma si sono tutti avvalsi della facoltà di non rispondere. Lunedì si terrà l’udienza di convalida davanti al gip Dario De Luca. Intanto continuano le indagini degli inquirenti che stanno cercando di fare piena luce sull’accaduto, anche col sequestro dei telefonini agli indagati. Sul corpo della vittima verrà disposta l’autopsia. 

“I miei due assistiti rivendicano la loro estraneità dei fatti per questi capi d’accusa. Faranno di tutto per dimostrare che non c’entrano nulla”. Così l’avvocato difensore Ernesto D’Andrea dichiara all’ANSA dopo il fermo giudiziario emesso nei confronti del genero e figlia del 78enne trovato morto.

I due, portati in carcere a Reggio Emilia dopo gli interrogatori nei quali si sono avvalsi entrambi della facoltà di non rispondere, sono accusati di omicidio e soppressione di cadavere. “Cadiamo dalle nuvole, perché non si capirebbe l’eventuale movente di un delitto così efferato come ipotizza la Procura – continua il legale sull’ipotesi di un movente a sfondo economico -. La vittima non era ricca, non aveva nulla di intestato. È la moglie colei che è benestante”.