Tomba De Pedis. Cesare Lanza: “Donazioni importanti, sepolto in chiesa”

Pubblicato il 28 Aprile 2012 - 18:03 OLTRE 6 MESI FA

La polemica sulla sepoltura di Enrico “Renatino Dandy” De Pedis nella basilica di S.Apollinare a Roma registra un nuovo intervento. Cesare Lanza, giornalista, polemista e autore tv, interviene con un articolo sul suo sito lamescolanza.com, intitolato: “Strana tumulazione di De Pedis, il caso Emanuela Orlandi, ipotesi assurde, ha ragione padre Federico Lombardi”.

La tesi di Lanza è che non ci sia nessun mistero dietro la sepoltura in chiesa di De Pedis: semplicemente si rese benemerito con “importanti donazioni” e su questo punto anche Pino Nicotri, uno dei più autorevoli giornalisti in materia, sembra concordare nei suoi ripetuti interventi su Blitzquotidiano.  La tesi che tra le cause della scomparsa di Emanuela Orlandi sia da escludere qualche impiccio vaticano appare un po’ più controversa. Ecco quello che scrive Lanza.

Ci metto la faccia e so di rischiare perchè in questo pazzo mondo ho visto succedere qualsiasi cosa… So anche – spero! – di non poter essere considerato un baciapreti, visto che innumerevoli volte ho scritto di non avere il dono della fede e (pur avendo avuto uno zio arcivescovo, morto giovanissimo e venerato nella mia famiglia come un sant’uomo) di sentirmi assai legato, direi affezionato, alla mia coscienza laica che mi impedisce di schierarmi pedissequamente con qualsiasi religione, partito, lobby, ecc. Bene. Su questa intricata vicenda ho idee chiare, razionali quanto istintive: l’ipotesi che nella tomba di De Pedis, il leader dei banditi della Magliana, possa essere fatta qualche sorprendente scoperta – addirittura si è parlato dei resti della povera Emanuela Orlandi! – mi sembra inconcepibile. Così come inconcepibile considero l’ipotesi che possa esistere un collegamento tra la scomparsa di Emanuela, e i relativi misteri connessi, con la decisione, sconcertante certo, di accogliere nella Basilica di Sant’Apollinare la tomba del gangster. Unicuique suum! A ciascuno il suo ruolo: se la magistratura ritiene di trarre utilità dalla riapertura della tomba, lo faccia. Che la banda della Magliana abbia avuto un ruolo nella scomparsa della sventurata ragazza, è possibile – forse probabile. Che ci siano connessioni con presunte malefatte di rappresentanti, a qualsiasi livello, della Chiesa, beh l’ipotesi mi sembra una di quelle frottole che, se non avesse una cornice tragica, farebbe ridere i polli, come si diceva una volta. Penso, semplicemente, che il bandito abbia fatto donazioni e regalie importanti alla Basilica e che abbia ottenuto, per riconoscenza, con una decisione inaudita, di essere seppellito in quel luogo sacro. Ma distinguiamo bene – laicamente! – ciò che è certamente poco apprezzabile da tutto ciò che investe un rapimento, efferati delitti e fantasiosi complotti E per me sono pienamente condivisibili le puntualizzazioni contenute nella nota ufficiale di padre Federico Lombardi, direttore generale di Radio Vaticana e istituzionalmente vicino al Papa e suo comunicatore, in risposta al logorante martellamento dei mass media.