Tombe profanate a Napoli, Santoro (Pdl): “Pochi controlli, non mi stupisce”

Pubblicato il 11 Ottobre 2010 - 14:20 OLTRE 6 MESI FA

Le notizie sulle profanazioni di tombe nel cimitero di Poggioreale, a Napoli, e la realizzazione di nuovi loculi nelle aree periferiche del camposanto per venderli al miglior offerente, non suscitano meraviglia in Andrea Santoro, consigliere Pdl e presidente della Commissione comunale di indagine sui cimiteri della città.

”Due anni fa realizzai un dossier sui furti, la compravendita illegale di loculi comunali e il pericolo di appropriazione indebita dei manufatti più antichi presenti nei cimiteri della città – dice Santoro – documenti acquisiti anche dai carabinieri e mai finiti, però, in Consiglio comunale per un dibattito più ampio”. Santoro individua nella mancata informatizzazione dell’anagrafe sulle strutture cimiteriali la causa principale di quanto sta accadendo: ”chiunque può presentarsi negli uffici preposti con un’autocertificazione di concessione e procedere, quasi senza ostacoli, alla ristrutturazione di cappelle e loculi”.

In sostanza, un vero e proprio lasciapassare per chi vuole moltiplicare abusivamente tombe e realizzarne illegalmente altre in aree semi abbandonate. ”In sostanza – sottolinea Santoro – il Comune non può effettuare nessun controllo sulle concessioni”. ”Ultimo baluardo contro la proliferazione di questi illeciti – evidenzia – è l’attività svolta dall’esiguo gruppo di polizia cimiteriale guidato dal tenente Carmine Lepre, grazie al quale, per esempio, si è potuto sapere dei furti e devastazioni nelle tombe di personaggi celebri, come quello del busto nella cappella di Libero Bovio”. ”Nulla di nuovo sotto il sole – conclude Santoro – in questi anni non è cambiato niente”.