Roma. Guardia uccide ex compagna, colpo in testa, estraeva pistola da fondina

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Settembre 2014 - 17:06| Aggiornato il 18 Settembre 2014 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Alessandro Popeouna guardia giurata di 36 anni, ha ucciso con un colpo di pistola calibro 9 alla testa l’ex convivente, Natascia Meatta, di 27 anni.

Tutto fa pensare a un tragico errore di Popeo, che infatti è indagato per omicidio colposo. In casa c’era la loro bambina di 2 anni, ma non è chiaro se ha assistito alla uccisione della madre. È stato lo stesso Alessandro Popeo a chiamare la polizia. Poi si è sentito male e lo hanno portato all’ospedale.

Alessandro Popeo era andato a trovare la ex compagna e la loro figlia di 2 anni a casa dei genitori della donna, a Tor Bella Monaca, quartiere periferico di Roma, in via San Biagio Platani. Erano passate da poco le 15 di mercoledì 17 settembre.

 Si è sentito un colpo. Natascia Meatta si è accasciata sul pavimento in una pozza di sangue senza dare più segni di vita. L’hanno portata al policlinico Tor Vergata ma era ormai morta.Sono stati i vicini e anche i famigliari della donna a chiamare il 113.
 Alessandro Popeo è una guardia giurata e per questo ava la aveva in dotazione la pistola semiautomatica. Ha detto agli agenti di Polizia del commissariato Casilino che lo hanno interrogato:
“E’ stato un errore. Il colpo mi è partito accidentalmente mentre toglievo la pistola dalla fondina. Sono disperato. Passo spesso a trovare mia figlia e con la mia ex ero rimasto in ottimi rapporti. Ora sono un uomo finito”.
La versione di Alessandro Popeo, scrive il Messaggero di Roma,
“sembra credibile. Gli investigatori, per ora, non hanno fatto scattare alcun provvedimento contro di lui. La polizia scientifica ha eseguito uno scrupoloso sopralluogo. Al momento dello sparo, Alessandro Popeo Natascia Meatta.  non erano soli: nell’appartamento c’erano anche altri parenti. Le prime e sommarie testimonianze rendono credibile la dinamica dei fatti descritta dall’uomo che ha premuto il grilletto. Ma comunque risulta indagato per omicidio colposo.
“L’appartamento è stato posto sotto sequestro e verranno effettuati anche gli esami balistici per accertare la traiettoria del proiettile”.
La tragedia ha coinvolto nel dolore la famiglia allargata. La madre di Alessandro Popeo, in lacrime, ha detto:
“Sono morta anche io”.
Fuori dal pronto soccorso c’erano parenti e amici della giovane. Racconta uno zio di Natascia:
“Ero al bar quando mi hanno detto che mia nipote era stata ferita. E’ una cosa assurda, ha una bambina di appena due anni”. La coppia – spiegano alcuni amici – si era lasciata da poco.
“Non litigavano mai – dicono due amici della giovane – forse si trattato di un incidente, non riusciamo a darci altra spiegazione”.

 

(foto Facebook)