Torino, Comune non era assicurato per piazza San Carlo: rischio bancarotta per risarcimenti

di redazione Blitz
Pubblicato il 23 Giugno 2017 - 15:48 OLTRE 6 MESI FA
Torino, Comune non era assicurato per piazza San Carlo: rischio bancarotta per risarcimenti

Torino, Comune non era assicurato per piazza San Carlo: rischio bancarotta per risarcimenti

TORINO – I feriti di piazza San Carlo a Torino sono pronti a far causa al Comune per gli incidenti avvenuti lo scorso 3 giugno. In Procura sono già state presentate le prime denunce penali e a Palazzo Civico c’è chi commenta tra il serio e il faceto: “Se continua così, finiamo in bancarotta”. Il guaio è che non c’è nessuna assicurazione che potrà coprire gli eventuali risarcimenti. Non è stata stipulata alcuna polizza, come spesso si fa in queste occasioni. Il Comune a guida M5s si è difeso: “Toccava a Turismo Torino, non a noi“.

Non resta che sperare nelle assicurazioni ordinarie sulla responsabilità civile. Polizze che di solito servono a risarcire chi inciampa in una buca e si fa male. Ma non è detto che bastino.

Come spiega Diego Longhin sul quotidiano la Repubblica:

In effetti l’ente di promozione turistica partecipato dalla Città è stato scelto dal Comune, così come nel 2015, perché più flessibile nella gestione della serata e con la possibilità di installare il maxischermo senza lungaggini burocratiche.

Turismo Torino ha una sua assicurazione di responsabilità civile, ma il massimale, considerando che non si tratta di una società che organizza grandi eventi, è di 6 milioni di euro. Poca cosa di fronte alle richieste che potrebbero arrivare dopo i fatti tragici del 3 giugno.

A meno che l’ente di promozione non riesca a sua volta a dimostrare la responsabilità organizzativa del Comune. Gli enti potrebbero poi chiamare in causa le assicurazioni. Insomma, si profila comunque una bagarre legal-giudiziaria.

Intanto in Procura, il fascicolo, rubricato come omicidio colposo in relazione alla morte di Erika Pioletti, resta quindi a carico di ignoti. Pubblici ministeri e Digos stanno completando la ricostruzione degli avvenimenti ed esaminando la copiosa documentazione amministrativa acquisita in Comune, Questura, Prefettura e altri enti.