Torino. Gigolò ricatta madre di famiglia: 5mila euro per il silenzio

di Giulia Cerasi*
Pubblicato il 13 Aprile 2010 - 12:52 OLTRE 6 MESI FA

La storia è degna di uno dei migliori romanzi “Harmony”: lui ha appena perso il posto di lavoro; lei lo aiuta per una vertenza legale; dopo il primo appuntamento di lavoro inizia una storia d’amore ad alto contenuto erotico. Almeno cinque incontri clandestini, poi il romanzo rosa si tinge di giallo: lei viene ricattata e lo fa arrestare dai carabinieri. La vicenda finisce in tribunale, siamo in una puntata di “Perry Mason”.

Bello, assomiglia a Kabir “Sandokan” Bedi; giovane, ha poco più di trent’anni; aitante, garantiva “quattro o cinque giri di giostra”, secondo il suo racconto. Il protagonista di questa storia a luci rosse è un pachistano che, licenziato da una nota caffetteria di Torino, è andato in un patronato cattolico per riavere il suo posto da cameriere. Lì incontra lei. Nel fiore della sua maturità, madre di famiglia, gli dà consulenza e sostegno per la causa legale. Ma dopo qualche contatto formale inizia la love story: in un albergo a ore di San Salvario, lontano da occhi indiscreti, si consumano i piccanti incontri, cinquecento euro a volta.

E’ qui che le cose si complicano. Il gigolò ha iniziato a pretendere, oltre ai tradizionali regali, cinquemila euro di “buona uscita”. Una sorta di “trattamento di fine rapporto” per essere stato all’altezza e soprattutto per aver tenuto la bocca chiusa con l’ignaro marito della signora. Ma la donna lo ha denunciato in una caserma di provincia ed ha permesso hai carabinieri di arrestare il pachistano in flagranza di reato, mentre gli consegnava i soldi del ricatto.

Il prestante gigolò è stato anche accusato di aver rubato alla signora un assegno in bianco, con tanto di firma contraffatta, che ha tentato di presentare come prova di un presunto prestito che la donna gli avrebbe concesso. L’indagine, portata avanti al sostituto procuratore Stefano Castellani, si è condita mano mano di particolari piccanti e di verbali hot delle scintillanti dichiarazioni del pachistano. Una puntata del famoso avvocato interpretato da Raymond Burr da vietare ai minori di 18 anni.

* Scuola di Giornalismo Luiss