Torino, presi i “nonni rapinatori”: assaltavano i bancomat con la tecnica della marmotta VIDEO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Aprile 2020 - 08:15 OLTRE 6 MESI FA
Torino, presi i "nonni rapinatori": assaltavano i bancomat con la tecnica della marmotta

Torino, presi i “nonni rapinatori”: assaltavano i bancomat con la tecnica della marmotta

TORINO – Avrebbero assaltato almeno cinque bancomat, tra agenzie di Poste italiane e banche, facendoli saltare con esplosivi artigianali, la cosiddetta tecnica della marmotta, e colpendo soprattutto tra Torino e Cuneo.

Per questo, all’alba di oggi, venerdì 24 aprile, i carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Torino hanno eseguito una misura cautelare nei confronti di tre pregiudicati, di cui due ultrasessantenni.

Sono accusati, in concorso, di furto aggravato e detenzione di materiale esplodente.

La banda si avvaleva anche della collaborazione di un consulente esterno, dipendente di un’armeria, che forniva loro informazioni tecniche per il confezionamento degli ordigni.

Quest’ultimo è stato sottoposto obbligo di dimora.

La tecnica adottata, come detto, era quella della “marmotta”.

Usavano una macchina come ariete per sfondare le vetrate delle banche.

Poi, dopo aver bucato il metallo del bancomat con una speciale punta del trapano entrava in gioco la “marmotta“, uno speciale aggeggio fatto apposta per far detonare il tutto.

Si tratta di un oggetto in metallo con all’estremità una sorta di contenitore conico contenente fino a 500 grammi di polvere da sparo.

All’estremità opposta spuntava una miccia che veniva azionata una volta inserita la marmotta nell’alloggiamento scavato nel bancomat col trapano.

Per mettere in azione la bomba era sufficiente accendere la miccia, mettersi in salvo e aspettare l’esplosione.

La banda impiegava jammer (disturbatori di frequenze), bande chiodate a quattro punte, maschere, guanti e attrezzi da scasso e auto rubate con targhe contraffatte.

Per gli assalti infatti la banda aveva infatti anche rubato 9 autovetture. (fonte ANSA)