Torino, preso assassino del lavapiatti decapitato: un altro delitto per rifiuto di matrimonio forzato?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Giugno 2021 - 12:45 OLTRE 6 MESI FA
Torino, preso assassino del lavapiatti decapitato: un altro delitto per rifiuto di matrimonio forzato?

Torino, preso assassino del lavapiatti decapitato: un altro delitto per rifiuto di matrimonio forzato? FOTO ANSA

Preso l’assassino di Mohammad Ibrahim, il lavapiatti di 25 anni originario del Bangladesh decapitato nel suo appartamento di Torino nella notte tra martedì e mercoledì. L’uomo fermato dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Torino, sarebbe un connazionale del giovane. Importante nelle indagini la collaborazione della comunità del Bangladesh con le forze dell’ordine. 

Dietro l’uccisione potrebbe esserci un altro delitto per un rifiuto di matrimonio forzato, come già successo con la pakistana Saman Abbas. Solo che questa volta ci sono di mezzo anche i soldi e dei debiti non pagati. Soldi destinati proprio a un eventuale matrimonio.

Il lavapiatti decapitato a Torino e la storia del matrimonio

Secondo quanto raccontato agli investigatori da alcuni esponenti della comunità bengalese, l’assassino avrebbe dovuto avere dalla vittima 1200 euro. Soldi che servivano per le spese di viaggio per organizzare un matrimonio combinato, che però all’ultimo era saltato e lui non era più riuscito a restituire la somma di denaro. L’assassino è entrato con l’intenzione di uccidere perché a quanto pare Mohammad Ibrahim quei soldi non li aveva più e non era in grado di restituirli.

L’assassino lo colpisce con un coltello e poi gli taglia la testa

Il bengalese è stato pugnalato al collo e poi sgozzato del tutto con un colpo secco, quando era già morto. C’era sangue dappertutto e quando a mezzanotte il coinquilino è tornato a casa dopo una serata di lavoro ha subito chiamato la polizia. Nell’androne del palazzo c’è una telecamera e gli investigatori hanno visionato le riprese dell’altra sera. 

Come riporta Repubblica, secondo quanto riferito da alcuni bengalesi, il giovane si era fatto prestare 1200 euro per organizzare un matrimonio combinato che però all’ultimo la madre della sposa ha deciso di annullare. Saltate le nozze, il debito andava comunque saldato, ma il povero lavapiatti quei soldi non li aveva.