Torino, rapine a negozi con l’auto della mamma: 8 arresti

di redazione Blitz
Pubblicato il 4 Aprile 2016 - 14:44 OLTRE 6 MESI FA
Torino, rapine a negozi con l'auto della mamma: 8 arresti

Torino, rapine a negozi con l’auto della mamma: 8 arresti

TORINO  –  Rapinavano negozi e tabaccherie, a volte spaccando le vetrine dei locali, e per arrivare sul luogo dell’assalto si servivano dell’auto della mamma di uno di loro. In manette sono finiti otto giovani italiani accusati di varie rapine e furti a Torino e provincia, ma anche di ricettazione, truffe e spaccio di droga. 

Gli otto ragazzi facevano parte di due bande, una delle quali andava a fare i colpi a bordo dell’auto della madre di uno dei componenti. La parcheggiavano piuttosto lontano dal luogo del furto, in modo che non potesse essere messa in relazione con loro, e poi compivano gli assalti.

Tra gli arrestati c’è anche un ex dipendente della “3” che forniva alla banda dettagliate informazioni su dove i telefonini venivano custoditi. In un caso, l’ex dipendente aveva anche duplicato le chiavi di un punto vendita all’interno di un centro commerciale. I telefonini rubati venivano poi rivenduti a un ricettatore extracomunitario che operava insieme al fratello. Il ricavato di ogni colpo si aggirava tra i 10 e 20 mila euro.

In molti casi prima di compiere le rapine, i componenti del gruppo telefonavano nei negozi presi di mira e con una scusa si informavano della disponibilità dei telefonini a disposizione dello store. Poi almeno due rapinatori entravano nei negozi generalmente all’ora di chiusura, quando c’era un solo addetto, in prevalenza donna, e si facevano consegnare l’incasso e i telefonini.

L’indagine, coordinata dal pm Sabrina Noce, è stata avviata nell’agosto del 2015 dopo una rapina a mano armata avvenuta a Grugliasco. Oltre agli otto arrestati è al vaglio la posizione di alcuni minorenni, di cui si sta occupando la procura competente.

Gli otto giovani sono stati arrestati lunedì mattina dai carabinieri della compagnia di Rivoli, in provincia di Torino, su ordine di custodia cautelare spiccato dal giudice per le indagini preliminari Ambra Cerabona.