Totò Riina a processo per minacce al direttore del carcere di Opera

di redazione Blitz
Pubblicato il 7 Marzo 2017 - 13:31 OLTRE 6 MESI FA
Totò Riina a processo per minacce al direttore del carcere di Opera

Totò Riina a processo per minacce al direttore del carcere di Opera

MILANO – Totò Riina a processo per minacce aggravate nei confronti del direttore del carcere di Opera Giacinto Siciliano. Il boss di Cosa Nostra dovrà rispondere di alcune intercettazioni ambientali effettuate quattro anni fa nella casa di reclusione milanese dove era detenuto. Il processo è iniziato davanti alla sesta sezione penale di Milano e nella prossima udienza, fissata per il 27 giugno, verrà ascoltato Siciliano, parte civile nel dibattimento.

Dalle captazioni, disposte dalla Dia di Palermo nel 2013 mentre il capo dei capi di Cosa Nostra parlava, durante l’ora d’aria, col capomafia della Sacra Corona Unita Alberto Lorusso, erano emersi anche presunti propositi di attentato nei confronti del pm di Palermo Nino Di Matteo. In quelle ore di intercettazioni, poi Riina, stando all’imputazione del pm di Milano Bruna Albertini, avrebbe minacciato anche il direttore di Opera.

Non è chiaro se quelle affermazioni siano gli sfoghi di un ottantatreenne recluso e ormai poco lucido, o veri e propri ordini lanciati all’esterno, nella consapevolezza di essere intercettato. Tra i tanti, Riina racconta di avere mandato avvertimenti espliciti a Siciliano: “Minchia il direttore lo ha capito quando gli ho detto state attenti a quello che fate.. perché io in queste cose ci vado a fondo e sicuramente la vinco”.

Oggi il capomafia ha partecipato all’udienza in videoconferenza dal carcere di Parma steso su una lettiga a causa delle sue precarie condizioni di salute. I giudici hanno dato l’incarico ad un perito di trascrivere le intercettazioni al centro del processo, mentre il pm ha anche fatto acquisire agli atti alcuni brogliacci. L’avvocato Luca Cianferoni, difensore del boss mafioso, è stato sostituito oggi in udienza dal collega Mirko Perlino: nella lista dei testimoni della difesa, sono stati indicati, tra gli altri anche il cappellano del carcere di Opera, uno psicologo ed un educatore.

Nella prossima udienza, invece, testimonierà il direttore Siciliano, parte civile con il legale Antonella Calcaterra e oggi rappresentato in aula dall’avvocato Alessandro Bastianello.