Un rene di bambino a 50 mila euro. Il tariffario dell’orrore dei trafficanti di organi

Pubblicato il 18 Gennaio 2011 - 12:14 OLTRE 6 MESI FA

Fino a 50 mila euro per un rene di un bambino: è questo il prezzo pagato nel ‘business’ del traffico degli organi umani. E’ la drammatica denuncia emersa dai lavori dalla Conferenza internazionale sulla Sicurezza adriatica in svolgimento a Campobasso che vede riuniti per la prima volta in Italia numerosi esponenti del mondo giuridico, istituzionale e politico della Bosnia Herzegovina, Montenegro, Serbia, Grecia, Croazia, Slovenia, Albania.

”Senza una vera struttura di cooperazione internazionale – è stato detto nel corso della conferenza – tutti i fatti criminosi di eccezionale gravita’ sono destinati a rimanere impuniti. E’ cosa nota che sia esistito e possa ancora esistere un asse Turchia-Kosovo per l’espianto e la vendita di organi umani, in particolare di reni, a favore di ricchi acquirenti occidentali. I donatori vengono prelevati nelle zone piu’ povere del medio oriente, portati via Turchia nelle cliniche specializzate nel Kosovo, dove vengono effettuati gli espianti, pagati cifre irrisorie e poi rinviati dopo una breve convalescenza nei luoghi di origine.