Trani. Uomo cade dal balcone e muore. Uil: "Suicida per la crisi"

Pubblicato il 27 Marzo 2012 - 16:22 OLTRE 6 MESI FA

TRANI – Un uomo di 49 anni, Giuseppe Pignataro, di Trani, e' morto dopo essere precipitato dal balcone della sua abitazione. La morte – a quanto si e' saputo – e' avvenuta poco dopo che era stato condotto in ospedale dai soccorritori del 118, ai quali avrebbe detto di essersi lanciato volontariamente dal balcone.

Per il segretario generale della Uil di Puglia, Aldo Pugliese, l'uomo, che faceva l'imbianchino, si e' tolto la vita ''a causa delle difficolta' nel trovare un'occupazione stabile in grado di fornire un reddito degno alla propria famiglia''.

''Purtroppo – prosegue Pugliese – episodi del genere non sono nuovi nel contesto della provincia di Barletta, Andria e Trani, cosi' come in quello della Puglia e del Meridione d'Italia, zone falcidiate con particolare violenza da una disoccupazione galoppante e da un tasso di poverta' in costante aumento''.

Il segretario generale dell Uil di Puglia ricorda che un anno fa circa un altro giovane lavoratore tranese si tolse la vita per motivi analoghi e qualche mese fa un imprenditore si e' suicidato perche', sempre a causa della crisi, era finito nelle mani degli usurai per garantire continuita' alla sua attivita'.

''Notizie terribili – sottolinea Pugliese – che rafforzano la necessita' di una riforma del mercato del lavoro che protegga i lavoratori e che non ne acuisca le problematiche. A cominciare dall'articolo 18, che non puo' essere barattato in cambio di un semplice indennizzo. Quel che occorre sono piuttosto misure urgenti volte a creare nuove opportunita' occupazionali, a sbloccare l'accesso al mondo del lavoro ai giovani e alle donne. Misure che nulla hanno a che vedere con l'articolo 18, con l'architettura attuale degli ammortizzatori sociali e con la smania del governo Monti di rivoluzionarla ad ogni costo''.