Trans morto, si cerca nel canneto

Pubblicato il 28 Dicembre 2009 - 11:11 OLTRE 6 MESI FA

«Un transessuale che forse lavorava nella pineta di Castelfusano: l’abbigliamento succinto è tipico dei viados che si prostituiscono da quelle parti, e che incontrano clienti provenienti da Roma, Pomezia, Ardea e Anzio», questa è l’ipotesi più accredita dagli investigatori del Gruppo di Ostia che stanno passando al setaccio il canneto in cui è stato rinvenuto senza vita il corpo di un travestito con indosso solo sandali con il tacco, slip e cappotto.

Il metal detector però non ha dato alcun segnale, i carabinieri non hanno ancora trovato qualcosa di utile sul luogo del ritrovamento. Questa morte è paragonabile a quella del trans Brenda o alla scomparsa di Michelle, entrambi viados coinvolti nel caso Marrazzo?

Nel sopralluogo nel canneto in fondo a via del Collettore Primario non c’era nulla di utile alle indagini in mezzo alla vegetazione: «La pista dell’omicidio non è l’unica – spiegano gli investigatori -. Non si può infatti escludere che l’uomo possa essere rimasto vittima di un malore o di un’overdose mentre si trovava in compagnia di qualcuno che poi, per non avere problemi, ha pensato bene di disfarsi del corpo».

«Purtroppo in questo periodo molti di loro tornano in patria, in Brasile e in Colombia soprattutto, per trascorrere a casa le feste», aggiungono i carabinieri.

Si attendono i risultati dell’autopsia, effettuata lunedì al Policlinico Gemelli di Roma, per dare un nome al trans e per capire se ed eventualmente come sia stato ucciso.