Tredicesime dei prof più basse: “Lo Stato si prende l’Irpef in anticipo”

Pubblicato il 13 Dicembre 2011 - 09:50 OLTRE 6 MESI FA

ROMA -Le tredicesime 2011 dei professori italiani sono state abbassate: lo denuncia Carlo Salmaso, del Comitato Genitori e Insegnanti per la Scuola Pubblica di Padova, che scrive in un post online che le tredicesime di quest’anno saranno più leggere di 150-300 euro rispetto all’anno scorso.

La decurtazione riguarderà le buste paga dei professori con uno stipendio lordo annuale superiore ai 28mila euro, cioè l’ultimo gradone stipendiale per gli insegnanti delle scuole dell’infanzia e nelle primarie, gli ultimi due per gli insegnanti della scuola secondaria di primo grado, ultimi tre per i prof della secondaria di secondo grado.

In questi casi, spiega Salmaso, per la parte eccedente i 28mila euro l’aliquota Irpef sale dal 27 al 3 per cento. Ma il professore specifica: “Tenendo presente che i nostri stipendi lordi superano non di molto i 28mila euro e che quasi tutti abbiamo deduzioni e detrazioni che permettono di abbassare l’imponibile Irpef, fino allo scorso anno scolastico la nostra tredicesima veniva tassata con un’aliquota massima del 27 per cento. Quest’anno no! Con un’operazione di dubbia trasparenza (quanti di voi ne erano al corrente?) tutta la vostra tredicesima viene tassata in via cautelativa al 38 per cento, e questo comporta le differenze a cui accennavo più sopra (in meno) fra il cedolino del 2010 e quello del 2011; diciamo che se tutto andrà dritto (?), forse rivedremo quanto ci è stato ‘elegantemente’ sfilato dalle tasche in febbraio 2012 (adeguamento alle trattenute) o al momento del conguaglio del 730 in luglio”.

In questo modo lo Stato preleverà in anticipo dalle tredicesime una cifra in gran parte superiore rispetto a quella dovuta. Considerata l’età media della classe insegnante, saranno circa 450mila i professori che subiranno una trattenuta media di circa 225 euro in più, portando allo Stato risparmi per almeno 100 milioni di euro.