Trentino, grossa frana sul gruppo del Brenta: caduti massi di grandi dimensioni

Le prime notizie sulla frana avvenuta in Trentino, nel comune di Molveno. Un gruppo di massi di grandi dimensioni è caduto fino al sentiero 332.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Maggio 2022 - 19:14 OLTRE 6 MESI FA
Trentino, grossa frana sul gruppo del Brenta: caduti massi di grandi dimensioni

Trentino, grossa frana sul gruppo del Brenta: caduti massi di grandi dimensioni (foto Ansa)

Una frana – pare di grosse dimensioni – si è staccata dal gruppo del Brenta (nella parte est), in Trentino, nel comune di Molveno.

Le prime notizie

Il distacco si è verificato verso l’ora di pranzo in località Casinati: sono caduti massi di grosse dimensioni tra i quali, precisano i vigili del fuoco volontari di Molveno, uno di circa 4 metri per 5. Sassi e rocce sono caduti fino al sentiero 332, che dal rifugio Malga Andalo porta al rifugio Selvata. Non ci sono stati feriti o persone coinvolte nella caduta.

La zona, chiusa al passaggio per motivi di sicurezza, è ora monitorata in elicottero dalla forestale, che sta conducendo un sorvolo con il sindaco di Molveno e dai tecnici del Servizio geologico della Provincia autonoma di Trento.

Le parole del dirigente del Servizio geologico della Provincia autonoma di Trento

“Si può calcolare che sono circa 15-20.000 i metri cubi di roccia franata, su un fronte di 250 metri di lunghezza e altrettanti di larghezza”, spiega all’agenzia Ansa il, dirigente del Servizio geologico della Provincia autonoma di Trento, Mauro Zambotto, dopo che il geologo di turno ha svolto un sopralluogo in elicottero sulla zona.

“Il materiale si è depositato tra parete rocciosa ed il sentiero 332 che da malga Andalo porta al rifugio Selvata. Sul sentiero è arrivato un blocco di circa 120 metri cubi e poco sopra ci sono altri 5 o 6 massi di dimensioni simili. Il resto sono blocchi sparsi più piccoli, che hanno anche in parte arato la vegetazione”, precisa il geologo.

“Dopo il crollo principale ci sono anche stati altri distacchi di roccia più contenuti, può capitare infatti – spiega l’esperto – che in seguito ad un evento franoso di questa portata resti del materiale ancora instabile in parete, che cade successivamente. Dalle verifiche che abbiamo svolto non ci sono stati particolari eventi sismici, ma sicuramente i temporali dei giorni scorsi sono fonte di carichi idraulici imprevisti elevati. Se piovono 15 o 20 millimetri in pochi minuti le fessure in parete si riempiono d’acqua la pressione a cui è sottoposta la roccia aumenta. Questo può essere uno dei fattori scatenanti”.