Rovereto, si separano per avere i contributi: a giudizio per truffa

Pubblicato il 5 Marzo 2011 - 15:22 OLTRE 6 MESI FA

TRENTO – Una falsa separazione di coppia finalizzata ad ottenere contributi pubblici per la ristrutturazione dell’abitazione della donna. L’accusa rivolta dall’ex marito all’ex moglie e arrivata alla Procura di Rovereto – scrive il quotidiano Trentino – si è conclusa con la richiesta di rinvio a giudizio della donna con l’accusa di truffa.

Dalle dichiarazioni dell’uomo e dai successivi controlli sarebbe emerso che la moglie avrebbe continuato a vivere sotto lo stesso tetto, a dormire nello stesso letto e a trascorrere le vacanze insieme al marito. Fino al 2009 quando si è stabilita nella casa acquistata e restaurata grazie ai fondi provinciali, concessi dopo la separazione.

Secondo il marito, la separazione era stata ideata con l’unico scopo di accedere ai finanziamenti pubblici. Con tre figli minorenni a carico, la donna ha così ricevuto 58.570 euro a fondo perduto e altri 47 mila per l’abbattimento degli interessi sul mutuo. In totale oltre 100 mila euro.

Ma alla fine la falsa separazione, ideata sulla carta per gabbare la Provincia autonoma, è divenuta reale tanto che la donna si è scelta un nuovo compagno, chiudendo il rapporto con l’ex marito. Se è rimasta sotto lo stesso tetto per cinque anni – questa la sua difesa – è solo perchè non poteva permettersi un alloggio mentre restaurava la casa dove ora abita. E il marito ha rivelato la vicenda in Tribunale. Ne è nata un’azione giudiziaria e il gup Riccardo Dies, ha rinviato a giudizio entrambi gli ex coniugi con l’accusa di truffa. Per l’uomo i danni e la beffa.

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